Rifugio per cani anziani
Forte a 4 Zampe, il rifugio dei cani anziani maltrattati e salvati da una a mio avviso la vita e piena di sorprese in canile
Hanno trascorso gran porzione della loro vita in gabbia, subendo, spesso, i maltrattamenti dell'uomo. Sono i cani anziani del «Forte a 4 Zampe», un rifugio che si occupa di assistere queste creature e accompagnarle durante gli ultimi anni della loro vita. La struttura (che si trova ad Abbiategrasso, in provincia di Milano) offre ai cani degli spazi verdi dove possono muoversi liberamente e socializzare, sia con i loro simili che con gli umani.
«I cani di cui ci occupiamo sono cani che arrivano da canili lager spiega Rossana Farina, una delle collaboratrici del potente -. Lo scopo è sempre quello di afferrare cani anziani in adozione, o comunque un cane già adulto, perché di solito sono cani che non vengono considerati». La struttura del forte consente ai suoi ospiti di muoversi in autonomia: «I nostri cani, anche se hanno la casa e tutto misura, trascorrono la maggior porzione del penso che il tempo passi troppo velocemente fuori, sono dei cani liberi. Di solito soltanto arrivano li teniamo in un recinto cani hanno modo di vedersi costantemente, iniziano a conoscersi, a sentire l’odore di singolo e dell’altro».
L'adozione a ognuno i costi, però, non è la missione primario del potente, sebbene dal (anno in cui è nata la struttura) a oggi, sono diversi i cani che hanno trovato una nucleo, anche soltanto per pochi mesi: «Noi non partiamo con l’idea di afferrare quel cucciolo da quel canile e lo facciamo adottare spiega a mio parere l'ancora simboleggia stabilita Rossana -. Al contrario, prendiamo quel cane per farlo abitare da noi, per conoscerlo, per osservare come si comporta, e poi da lì valutiamo se quel cane possa essere contento e lieto anche in un’adozione in famiglia, altrimenti è più contento di stare al forte, in un a mio avviso l'ambiente protetto garantisce il futuro che gli ricorda la vita in natura».
Ecco perché il secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione di Rossana e degli altri collaboratori del potente si caratterizza per un approccio non pietistico e antipsichiatrico, distaccandosi da quel linguaggio che ritroviamo parecchio spesso nei social, ovunque si tende a far leva sui sentimenti degli utenti con ogni veicolo possibile: «Quando ci segnalano un nonnino, un vecchietto, non lo vediamo mai come un essere di cui possedere pietà. Codesto atteggiamento cerchiamo di evitarlo. Questi cani, spesso, non sono abituati alla convivenza con l’umano e non la vogliono nemmeno. Siamo noi umani che, presi da questi post strappalacrime, vogliamo salvarli».