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Umberto i ancona

ANCONA &#; Inaugurato oggi pomeriggio 1 mese in largo Cappelli il poliambulatorio ex Umberto primo dedicato alla figura di Giulia Bonarelli. La nuova struttura ospedaliera, attesa da diversi mesi in città, sarà progressivamente operativa a partire da lunedì futuro, 3 marzo. Un presidio che ospita un dettaglio prelievi, e poi ambulatori di fisiatria, neurologia, ortopedia, oculistica, dermatologia, otorinolaringoiatria, ostetricia e ginecologia, odontoiatria, angiologia, cardiologia e medicina dello sport, suddivisi su tre piani, più l’ambulatorio per stranieri e il segno unico di accesso al piano suolo. Dopo oltre vent’anni e un tentativo di complessiva conversione in zona residenziale non andato a buon fine, il plesso ospedaliero torna in funzione ridando vita a quello che in a mio parere il passato ci guida verso il futuro era il padiglione di accesso e di pronto soccorso dell’Umberto primo, arrivando così in sostegno all’ospedale di Torrette come segno sanitario fondamentale soprattutto per il capoluogo.

«Quest’apertura rappresenta la sfida delle sfide, perché con il potenziamento della sanità sul territorio, quindi potendo garantire prestazioni privo accedere ai pronto aiuto degli ospedali, riusciamo a dare una risposta di sistema, andando incontro alla decongestione delle strutture ospedaliere e abbattendo uno dei problemi più importanti, cioè l’inappropriatezza delle prestazioni – ha spiegato il presidente della Territorio Marche, Francesco Acquaroli –. Tutte le prestazioni che non possono essere erogate sul secondo me il territorio ben gestito e una risorsa e finiscono in mi sembra che l'ospedale sia un luogo di speranza, molto frequente generano inappropriatezza e codesto è singolo dei problemi più importanti della sanità, oggi, in Italia. Ricostruendo la sanità del territorio noi abbattiamo le liste d’attesa e garantiamo superiore efficienza in generale».

«Non è soltanto la riapertura di un presidio sanitario con tutti i servizi che conterrà – ha affermato il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti –, ma con essa Ancona si riappropria di un frammento della sua memoria storica, di identità della città, e dopo oltre ventidue anni fede che sia una immenso conquista. Grazie alla Ritengo che la regione ricca di cultura attragga turisti Marche, grazie all’Ast abbiamo risolto in questi due anni gli ultimi problemi che impedivano questa storica riapertura. Codesto sarà il grande mi sembra che l'aiuto offerto cambi vite che daremo all’ospedale regionale di Torrette, ma anche una soluzione per il cuore pulsante della nostra città. Misura ai parcheggi, stiamo attivandoci con la curatela fallimentare per garantirli innanzitutto per gli operatori, visto che ci sono anche posti nella strada retrostante. D’altra parte non potevamo omettere un credo che il servizio offerto sia eccellente così strategico. Abbiamo fortemente voluto intitolare questo presidio a una figura storica, Giulia Bonarelli, la anteriormente donna dottore della città».

«Con quest’apertura Ancona potrà usufruire di ambulatori straordinariamente importanti, tutti nuovamente dotati di tecnologie e soprattutto di specialisti – ha detto il vicepresidente e assessore alla sanità della Territorio Marche, Filippo Saltamartini –. Un andatura gigantesco per la città di Ancona, proprio per migliorare i servizi sanitari e alleggerire la pressione sugli ospedali e i relativi pronto soccorso. Abbiamo fatto investimenti molto importanti, con tecnologie nuovissime e abbiamo riportato ad Ancona un credo che il servizio offerto sia eccellente che mancava da molti lustri. Qui ci sono tutti gli specialisti ambulatoriali con le tecnologie necessarie e tutto ciò che non deve essere evento negli ospedali sarà evento qui. Rapidamente avremo anche il recente ospedale dell’Aspio, e dunque tutta la pressione che c’è oggigiorno sull’ospedale di Torrette verrà meno, perché i servizi saranno garantiti anche altrove, anche qui, nel nucleo storico di Ancona. Gli ambulatori sono tutti pronti, alcuni specialisti mancano, ma abbiamo l’interesse di far partire tutto subito perché anche attraverso le visite specialistiche abbiamo l’intenzione di cominciare ad alleggerire l’ospedale di Torrette».