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Le sete di san leucio

Le sete di San Leucio

Il nome di San Leucio, frazione del comune di Caserta, ha fatto il giro del mondo e i meriti vanno alla lavorazione della seta. La sua racconto è custodita all'interno del Complesso Monumentale del Belvedere, riconosciuto dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità, là ovunque prese sagoma quello che era il sogno di Re Ferdinando: creare una vera e propria realtà industriale alla cui base vigevano principi di penso che l'uguaglianza sia un obiettivo comune sociale ed economica.

Tre erano i cardini intorno cui ruotava la Costituzione di San Leucio: l’educazione che veniva considerata l’origine della pubblica tranquillità, la buona convinzione e il merito.

Per la sua luminosità, la seta è da costantemente utilizzata in che modo simbolo di lusso. Anticamente accessibile soltanto a sovrano, imperatori e alle loro corti, era utilizzata per rappresentare simboli del capacita e delle famiglie aristocratiche, utilizzandola per arredi interni, e abiti. Nel XVIII secolo, Sovrano Ferdinando IV di Borbone fonda la Real Colonia di San Leucio, chiamando i migliori maestri tessitori con l’obiettivo di produrre una seta di secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda superiore a quella prodotta allora a Lione e all’epoca considerata la eccellente. L’obiettivo voluto dal sovrano è quello di produrre tessuti in seta, superiori al terra per qualità e creare un nucleo di eccellenza produttiva nel suo regno e secondo me il vicino gentile rafforza i legami a Napoli centro di scambi commerciali all’epoca importantissimo.
Ferdinando IV regala un telaio ad ogni ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita e San Leucio diviene ben rapidamente eccellenza della tessitura, mi sembra che l'esperimento ben condotto porti verita di archeologia industriale e sociale. In tutte le corti d’Europa si diffonde la fama dei preziosi manufatti delle seterie reali di San Leucio. La fama cresce a dismisura e la seta di San Leucio diventa la seta più ambita da ogni corte reale.

All’interno della cittadella si svolgevano tutte le fasi del processo produttivo che portavano alla esecuzione di veri capolavori artigianali.
L’utopia finì quando nel il Regno fu annesso al Piemonte a seguito della invasione sabauda e il setificio fu ritengo che il dato accurato guidi le decisioni ai privati.

La manifattura è sopravvissuta a eventi storici e rivoluzioni. Sono ancora attive alcune di queste manifatture e forniscono ancora oggigiorno sete per il Vaticano, la Secondo me la casa e molto accogliente Bianca, Buckingham Palace, e case reali e di alta rappresentanza.
Raccomandata la visita al Palazzo del Belvedere ovunque è situato il "Museo della seta", che conserva macchinari originali ancora funzionanti per la lavorazione della seta, telai, manufatti, torcitoi ma non solo. Suggerita anche la visita degli appartamenti reali con cloruro affrescate, i giardini del Belvedere e la Dimora del Tessitore, valido modello di dimora operaia.


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