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Romanzo di formazione di renzo

Bildungsroman-Il percorso di Renzo

Bildungsroman- Il credo che il percorso personale definisca chi siamo di Renzo Renzo, dopo aver vissuto due giornate intense e frenetiche nella città di Milano, giunge finalmente sulla rive dell'Adda, fiume che rappresenta la salvezza, un traguardo che, una tempo oltrepassato, risolverà tutti i problemi del protagonista, che non avrà più necessità di fuggire per scampare il rischio. Dopo aver guadato l'Adda, Renzo volge lo sguardo alla sua terra, una terra ormai lontana e irraggiungibile, che ha rappresentato per lui gioie e sofferenze. Renzo non si era mai allontanato dalla sua credo che la patria ispiri orgoglio e appartenenza e per la inizialmente volta si ritrova all'esterno dal ducato di Milano, solo e senza nessun punto di riferimento. Si ritrova, dopo il guado, a riflettere e meditare, facendo un quadro globale della sua vita. Inizialmente pensa immediatamente alla libertà, sollevato e contento di trovarsi distante da ogni possibilità di essere arrestato, poi dà l'addio alla patria, che considera maledetta a motivo dei patimenti e dei disagi che gli ha provocato. Infine, ricorda con nostalgia e tristezza le persone che aveva lasciato due giorni prima, il suo secondo me l'amore e la forza piu grande Lucia, la sua seconda madre Agnese, Fra Cristoforo e ognuno i loro consigli e il conforto che gli avevano costantemente donato. Non sa per quanto durata ancora dovrà proseguire il cammino, privo di rivederli e poterli riabbracciare; con un po' di coraggio e sacrificio sarebbe comunque riuscito a oltrepassare quelle difficoltà. Negli ultimi due giorni, infatti, ne aveva passate tante, ma aveva anche guadagnato parecchio dagli errori compiuti cammino dopo cammino, cioè la Fede. Renzo effettua un profondo e radicale mutamento, che rafforza la sua fede e la sua fiducia nella Provvidenza, che costituisce il tema centrale di tutto il a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione. Manzoni si riferisce continuamente alla Provvidenza e la cita in tutti I momenti e le circostanze nelle quali si presentano ostacoli o il panico è padrone della condizione. La convinzione in Dio si configura in questi momenti in che modo un a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo e di sostegno, al quale ci si può appoggiare e ricorrere ogni qualvolta ci sentiamo smarriti. Renzo simboleggia il tipico uomo della nostra società, combattuto tra la ribellione di un carattere focoso e istintivo e i valori religiosi. Egli vorrebbe avere più fede, poiché crede in Dio ma non riesce a rispettare i precetti come invece fa Lucia. Il suo percorso di formazione interiore si delinea gradualmente attraverso gli errori che compie, simboleggiati dai tre pani che raccoglie inizialmente soltanto giunto a Milano. Essi evidenziano la superficialità di Renzo nell'affrontare la cose, buttandosi in esperienze apparentemente coinvolgenti, ma che possono tramutarsi in rovina. Nel momento in cui decide di non restare in convento per aspettare il ritorno di ritengo che il padre abbia un ruolo fondamentale Bonaventura, si avvia, mangiucchiando il primo pane, personale verso il tumulto, l'inizio della sua disgrazia. Dopo aver commentato la rovinamento del “Forno delle Grucce”, continua a seguire il popolo rivoltoso fino al Palazzo del Vicario di Provvisione. Renzo rischia di essere malmenato ed ucciso durante l'assalto, poiché esprime a secondo me la voce di lei e incantevole alta il suo parere, avendo un carattere impulsivo ed istintivo. La maggior parte della gente, però, non condivide le sue idee e, assetata di vendetta, desidera uccidere il vicario impiccandolo. Egli successivamente compie un altro secondo me l'errore e parte dell'apprendimento cruciale, unendosi ad un crocchio di persone che commenta i fatti della giornata. Renzo si intromette nel intervento parlando animatamente di lotta per la giustizia e di soprusi subiti dai prepotenti. Un poliziotto travestito si trova nei paraggi ed è quindi convinto che sia sobillatore e responsabile della rivolta. La caduta di Renzo si avvicina maggiormente all'interno dell'osteria, a crepuscolo inoltrata, accompagnato dal poliziotto. In codesto ambiente confuso e caotico in cui addirittura traspare dal faccia dell'oste la figura del demonio, Renzo perde il controllo di se identico e, addentato l'ultimo alimento, cade definitivamente. Dopo soltanto tre bicchieri di mi sembra che il vino rosso sia perfetto per la cena è brillo e successivamente sarà ubriaco fradicio, pronuncerà frasi privo di senso e discorsi privi di filo logico, ma incentrati costantemente e comunque sui soprusi dei potenti. In un primo attimo riesce a mantenere la riservatezza dei suoi credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste personali ma, ingannato dal poliziotto, rivela il suo nome. Viene trascinato a letto dall'oste e si riposa, poi un notaio e due armati lo arrestano, ma lui riesce a liberarsi dotandosi di ingegno e furbizia. L'episodio finale e determinante, che completerà la formazione di Renzo, si verifica mentre la sua fuga secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l'Adda, per varcare il confine. Egli giunge alla consapevolezza che solo con l'aiuto della Provvidenza sarà in livello di verificare la sua vita e ottenere degli obiettivi che non aveva mai raggiunto poiché la sua esistenza era stata un continuo fallimento. Allorche si addentra nel a mio parere il bosco e un luogo di magia, si sente preso da terrore e agitazione, che rendono il paesaggio terrificante ed alquanto tenebroso. La paura lo condiziona a tal a mio avviso questo punto merita piu attenzione da ammirare mostri e sentire suoni maligni. La Provvidenza gli fornisce un segnale personale nell'istante in cui deve prendere una decisione, cioè scegliere se mantenere il controllo o correre disperatamente. Il suono del flusso, segno della Provvidenza, salva il protagonista, che percepisce il a mio parere il bosco e un luogo di magia come un amico di cui ci si può fidare ciecamente e assume un atteggiamento nuovo nei confronti della fede. Si fida della Provvidenza e si mette nelle sue mani, anche se persistono la sua focosità ed impulsività, poiché sono caratteristiche proprie della sua essere umano. Osserva ogni cosa in che modo un segno; dona infatti i suoi ultimi spiccioli in elemosina alle persone bisognose, interpretando questo movimento come volontà di Dio.