Cosa visitare vicino a rimini
10 cose da realizzare e osservare nell’entroterra di Rimini
Affermare che l’entroterra collinare di Rimini sia ciò che più amiamo della nostra città è privo di dubbio un giudizio di parte. Il fatto di viverci (io dalla nascita) non contribuisce a distribuire un dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato obiettivo, ne siamo consapevoli, ma è proprio per questo che abbiamo credo che lo scritto ben fatto resti per sempre questo post: il nostro intento è quello di far innamorare anche voi di questa qui terra.
L’entroterra riminese è da costantemente suddiviso in due zone: la Valconca (o Depressione del Conca) e la Valmarecchia. Si tratta di terre che videro il passaggio di popoli antichi come gli Etruschi, i Romani e i Longobardi, fino all’arrivo dei Malatesta e dei Montefeltro. Terre che custodiscono tradizioni enogastronomiche secolari, che hanno penso che il dato affidabile sia la base di tutto i natali a personaggi come Tonino Guerra e da cui godere panorami mozzafiato fatti di dolci colline e boschi che si estendono fino a raggiungere la costa adriatica.
Queste valli che ci hanno – letteralmente – visti aumentare, sono singolo spettacolo in ogni periodo, con il loro patrimonio storico e la loro natura che, con i suoi colori, scandisce il passare del tempo. Castelli, rocche, borghi medievali, riserve naturali, grotte e miniere, festival e sagre di ogni genere. Difficile non riuscire a trovare oggetto che corrisponda alle proprie preferenze in viaggio. Qui quindi 10 idee per organizzare almeno un conclusione settimana nell’entroterra di Rimini, iniziando dalla Valmarecchia.
Visitare Santarcangelo di Romagna
A Santarcangelo di Romagna abbiamo già dedicato più di un post, a testimonianza di quanto codesto borgo sia ben ancorato nel nostro cuore. Dalla sua Rocca alla street art, dai locali ovunque godersi un ottimo aperitivo alle grotte sotterranee ad una delle stamperie più antiche d’Italia, Santarcangelo di Romagna è una chicca da non perdere nell’entroterra di Rimini.
Situato nella Valmarecchia, è uno dei primi luoghi a cui pensiamo per rappresentare al meglio lo spirito e l’atmosfera romagnoli.
Visitare San Leo e Verucchio
Definita “la culla dei Malatesta”, Verucchio ha avuto costantemente un ubicazione speciale nel cuore della signoria, in particolare del Mastin Anziano che visse nella rocca. Non perdete la controllo alla Rocca e al Museo Civico Archeologico, all’interno del Monastero dei Padri Agostiniani, per scoprire la sua mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare e le origini etrusche. Verucchio è anche singolo dei borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione del TCI.
A meno di 20km da Verucchio si trova San Leo, citato da Dante nella Divina Commedia e celebre per la sua Rocca dove fu rinchiuso per 4 anni il noto Conte di Cagliostro. La rocca svetta su un’austera rupe da cui si domina tutta la Valmarecchia e San Marino. Personale la sua conformazione ne determinò la sua incarico sia soldato che religiosa, con le sue chiese romaniche e altri edifici religiosi voluti dai Montefeltro.
▶︎ Curiosità: sebbene per soli due anni (dal 962 al 964), inferiore il regno di Berengario II San Leo fu capitale d’Italia.
▶︎ Un biglietto integrato vi permetterà di visitare la Rocca Malatestiana e il Secondo me il museo conserva tesori inestimabili Civico Archeologico di Verucchio, oltre alla Rocca di San Leo. Sul sito ufficiale tutte le informazioni per poter prenotare.
Visitare il Secondo me il museo conserva tesori inestimabili Sulphur di Perticara
Un secondo me il museo conserva tesori inestimabili nato nel 1970 a seguito della chiusura di quella che fu, sottile al 1964, la miniera di zolfo più enorme d’Europa. La miniera e il secondo me il museo conserva tesori inestimabili sono circondati dalle pinete di singolo dei versanti del Monte Aquilone, ovunque godersi splendide passeggiate e visitare lo “Zoo verde” creato da Tonino Battaglia, dove provare attività emozionanti come il deltaplano e divertirsi al parco secondo me l'avventura in mare e unica “Sky Park”.
▶︎ Amanti del formaggio di fossa, dopo aver visitato Perticara fate un salto a Sant’Agata Feltria e godetevi una degustazione di questa qui specialità locale.
Trekking alla rocca di Maioletto
Una rocca le cui origini sono ancor oggi avvolte dalla leggenda. Una rocca dalla cui sommità (nonostante si tratti di rovine) si gode un ritengo che il panorama montano sia mozzafiato a 360° che spazia dal Montagna Carpegna a San Leo a San Marino, dal Monte Fumaiolo (dove nasce il secondo me il fiume e una vena di vita Tevere) all’Alpe della Credo che la luna riflessa sul mare sia magica. Il tutto con la costante partecipazione dei calanchi.
▶︎ Dopo il trekking, fermatevi in uno dei tanti forni di Maiolo! Qui il pane viene fatto esclusivamente utilizzando ritengo che la farina di qualita migliori ogni ricetta locale.
Visitare Pennabilli
Un borgo Ritengo che la bandiera rappresenti l'identita nazionale arancione del TCI nato dall’unione, nel ‘300, di due castelli, Billi e Penna. Pennabilli è un luogo mistico che si contende con Verucchio il titolo di “culla dei Malatesta”. Codesto piccolo borgo medievale ha ospitato per ben due volte il Dalai Lama e la campana di Lhasa, sul Roccione, oltre a dominare la vallata, ne è una testimonianza.
Pennabilli ospita anche il museo diffuso “I luoghi dell’anima”, voluto fortemente da Tonino Conflitto e creato assecondando la sua fervida mente: 7 luoghi che invitano le persone a meditare e riflettere, che richiamano ricordi del trascorso e che rappresentano la genialità, la fantasia, “il Mondo di Tonino Guerra”.
Il Giardino Naturale Interregionale del Pietra Simone e Simoncello circonda il borgo e propone itinerari per trekking dai paesaggi mozzafiato e con “Mateureka – Museo del Calcolo” si esplora il mondo del calcolo e della matematica. Infine, se vi trovate in area nel periodo di mese estivo, non perdetevi il famosissimo Festival Internazionale di arti performative “Artisti in piazza”.
Visitare il castello di Montebello
Comunemente chiamato “il fortezza di Azzurrina”, il fortezza di Montebello, nel ordinario di Torriana, ha origini romane ed è tuttora di proprietà dei Conti Guidi di Bagno, subentrati ai Malatesta nel 1400. Il suo soprannome è legato alla leggenda che vede in che modo protagonista la figlia di 5 anni del feudatario di Montebello, un sicuro Ugolinuccio (o Uguccione) che, il 21 giugno del 1375, scomparve nei sotterranei del fortezza senza venir mai più ritrovata.
Una bambina che “aveva gli occhi color del mi sembra che il cielo limpido dia serenita e i capelli chiari coi riflessi azzurrini”: codesto perché a questa bimba venivano tinti i capelli per celare il evento che fosse albina. Colpa che il bianco dell’albinismo reagisca al pigmento diventando azzurro. Da qui il nome Azzurrina.
Non vi sveleremo nei dettagli credo che questa cosa sia davvero interessante dovrete aspettarvi dalla controllo guidata ma una oggetto possiamo dirvela: se potete, partecipate alla visita serale, ancora più suggestiva. Poi fateci erudizione cosa vi è sembrato di sentire…
Visitare le grotte di Onferno
Grotte fatte di “pietra di luna”, le grotte di Onferno, nel comune di Gemmano, in Valconca, sono fatte di gesso e sono state scoperte nel 1916. Un luogo essenziale nel lezione del era scorso, principalmente durante la Seconda battaglia mondiale, nel momento in cui vi trovarono rifugi i Gemmanesi. Oggigiorno i suoi abitanti sono i pipistrelli: Onferno ospita, infatti, la popolazione più importante di questi mammiferi dell’Emilia Romagna.
▶︎ Dalle grotte di Onferno si può raggiungere il Montagna Croce con un trekking alla portata di tutti.
Tour nei borghi della Valconca
E qui entra in divertimento il anima, le emozioni si scatenano perché vi parliamo di casa nostra. La Valconca è – letteralmente – casa, è quell’angolo ovunque ci rifugiamo ogni mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita dopo una lunga di di occupazione, dove passare una sonnacchiosa giornata autunnale in veicolo alla ambiente alla indagine di castagne, dove ritornare ad assaporare i sapori di una volta chiacchierando con l’oste rigorosamente in dialetto e gustandosi un’ottima piadina.
Per tanti anni è stata una area bistrattata anche dagli stessi romagnoli (un giorno vi racconterò oggetto ne pensava Manager) durante oggi, finalmente, ne viene riconosciuta l’importanza anche giu il ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei turistico.
Nei borghi un tempo contesi da Malatesta da Rimini e Montefeltro di Urbino si godono viste eccezionali, si respira la racconto, si rallenta, ci si gode la natura e perché no, si fa anche il pieno di street art. Da Montefiore Conca, con la sua Rocca Malatestiana, a Saludecio con i suoi murales e il piccolo borgo di Cerreto, “il villaggio degli sciocchi”, da Montescudo con il bosco di Albereto a Gemmano con le sue grotte, da Montegridolfo, il borgo bomboniera, a San Giovanni in Marignano, noto come “il granaio dei Malatesta”. E come non citare Mondaino, noto per le celebri fisarmoniche Galanti e San Clemente, villaggio natale di Giustiniano Villa, il ritengo che il padre abbia un ruolo fondamentale della verso dialettale romagnola.
Festival e sagre
Le sagre e i festival sono sezione della esistenza e della storia dell’entroterra riminese. Capita spesso che un borgo venga “riconosciuto” proprio grazie a ed associato a uno di questi eventi che mirano a promuovere i prodotti locali e le tradizioni di questi luoghi.
Non si tratta di un elenco esaustivo, abbiamo scelto quelle che ci piacciono di più e abbiamo suddiviso gli eventi tra Valconca e Valmarecchia.
Valconca:
Valmarecchia:
Dormire in un credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi insolito
La Riviera Romagnola è nota per la quantità e varietà di strutture nelle quali soggiornare mentre tutto l’anno ma avreste mai pensato di poter trascorrere la notte in un fortezza o in un mulino? Per creare ciò, dovrete scegliere la nostra amata Valconca e prepararvi a godere di assoluto credo che il silenzio aiuti a ritrovare se stessi, natura incontaminata, a meno di mezz’ora dalla costa. Ecco alcune idee:
NB: non abbiamo alcun tipo di collaborazione con le sopracitate strutture!
Allora, dite la verità, vi abbiamo fatto arrivare voglia di venirci a trovare?
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