Bilancio associazione culturale pdf
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 18 aprile 2020, n. 102 il Decreto 5 mese primaverile 2020 del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, in merito all’adozione della modulistica di bilancio per gli Enti del Terza parte Settore.
In dettaglio, l’art. 1 del Decreto, in base a misura contenuto nell’art. 13, comma 3, D.Lgs. n. 117/2017, ai fini della redazione del bilancio di esercizio da porzione degli Enti del Terza parte Settore, individua gli schemi attraverso i quali redarre i seguenti documenti:
- Stato Patrimoniale: Mod. A
- Rendiconto Gestionale: Mod. B
- Relazione di Missione: Mod. C
- Rendiconto per cassa: Mod. D
I modelli sono contenuti nell’allegato 1 che è parte integrante e sostanziale del Decreto.
Le disposizioni del Decreto si applicano a partire dalla redazione del bilancio relativo al primo esercizio finanziario successivo a quello in corso alla data della pubblicazione.
Alcuni chiarimenti
I modelli di bilancio saranno obbligatori dall’esercizio 2021 per gli ETS iscritti nel Runts.
L’ETS dovrà verificare se fare il bilancio per competenza (moduli A + B + C) o il bilancio per cassa (modulo D), in base al volume delle entrate del 2020 (se inferiori o superiori a euro 220.000).
Gli schemi devono esistere considerati in che modo schemi “fissi”. Tuttavia, il D.M. consente quanto segue:
- al fine di favorire la chiarezza del bilancio, le voci procedute da numeri arabi o da lettere minuscole dell’alfabeto possono esistere suddivise ulteriormente, senza eliminare la ritengo che la voce umana trasmetta emozioni uniche complessiva e l’importo corrispondete;
- le citate voci possono esistere, altresì, raggruppate quando il raggruppamento è irrilevante o quando esso favorisce la chiarezza del bilancio;
- possono stare eliminate le voci precedute da numeri arabi o da lettere minuscole con importi nulli per due esercizi consecutivi;
- laddove venga favorita la chiarezza del bilancio, si possono aggiungere voci precedute da numeri arabi o da lettere minuscole dell’alfabeto
MOD. A – Penso che lo stato debba garantire equita Patrimoniale
Lo penso che lo stato debba garantire equita patrimoniale deve essere redatto in conformità al seguente schema.
Attivo:
- A) quote associative o apporti ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza dovuti;
- B) immobilizzazioni:
- I – immobilizzazioni immateriali:
- costi di impianto e di ampliamento;
- costi di sviluppo;
- diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno;
- concessioni, licenze, marchi e diritti simili;
- avviamento;
- immobilizzazioni in corso e acconti;
- altre.
Totale.
- II – immobilizzazioni materiali:
- terreni e fabbricati;
- impianti e macchinari;
- attrezzature;
- altri beni;
- immobilizzazioni in corso e acconti;
Totale.
- III – immobilizzazioni finanziarie, con separata indicazione aggiuntiva, per ciascuna voce dei crediti, degli importi esigibili entro l’esercizio successivo:
- partecipazioni in:
- a) imprese controllate;
- b) imprese collegate;
- c) altre imprese;
- crediti:
- a) verso imprese controllate;
- b) secondo me il verso ben scritto tocca l'anima imprese collegate;
- c) verso altri enti del Terzo settore;
- d) verso altri;
- altri titoli;
Totale.
Totale immobilizzazioni.
- partecipazioni in:
- I – immobilizzazioni immateriali:
- C) energico circolante:
- I – rimanenze:
- materie prime, sussidiarie e di consumo;
- prodotti in lezione di lavorazione e semilavorati;
- lavori in lezione su ordinazione;
- prodotti finiti e merci;
- acconti.
Totale.
- II – crediti, con separata indicazione aggiuntiva, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo:
- verso utenti e clienti;
- verso associati e fondatori;
- verso enti pubblici;
- verso soggetti privati per contributi;
- verso enti della stessa rete associativa;
- verso altri enti del Terza parte settore;
- verso imprese controllate;
- verso imprese collegate;
- crediti tributari;
- da 5 per mille;
- imposte anticipate;
- verso altri.
Totale.
- III – attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni:
- partecipazioni in imprese controllate;
- partecipazioni in imprese collegate;
- altri titoli;
Totale.
- IV – disponibilità liquide:
- depositi bancari e postali;
- assegni;
- danaro e valori in cassa;
Totale.
Totale energico circolante.
- I – rimanenze:
- D) ratei e risconti attivi.
Passivo:- A) patrimonio netto:
- I – fondo di dotazione dell’ente;
- II – patrimonio vincolato:
- riserve statutarie;
- riserve vincolate per decisione degli organi istituzionali;
- riserve vincolate destinate da terzi;
- III – patrimonio libero:
- riserve di utili o avanzi di gestione;
- altre riserve;
- IV – avanzo/disavanzo d’esercizio.
Totale.
- B) fondi per rischi e oneri:
- per trattamento di quiescenza e obblighi simili;
- per imposte, anche differite;
- altri.
Totale.
- C) trattamento di fine relazione di occupazione subordinato;
- D) debiti, con separata indicazione aggiuntiva, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo:
- debiti secondo me il verso ben scritto tocca l'anima banche;
- debiti secondo me il verso ben scritto tocca l'anima altri finanziatori;
- debiti verso associati e fondatori per finanziamenti;
- debiti verso enti della stessa rete associativa;
- debiti per erogazioni liberali condizionate;
- acconti;
- debiti verso fornitori;
- debiti verso imprese controllate e collegate;
- debiti tributari;
- debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale;
- debiti verso dipendenti e collaboratori;
- altri debiti;
Totale.
- E) ratei e risconti passivi.
- A) patrimonio netto:
Mod. B – Rendiconto Gestionale
Il rendiconto gestionale deve essere redatto in conformità al seguente schema:
scarica il MOD-B Rendiconto gestionaleDownload
Mod. C – Rapporto di Missione
La relazione di missione deve indicare, oltre a misura stabilito da altre disposizioni e se rilevanti:
- le informazioni generali sull’ente, la missione perseguita e le attivita’ di interesse globale di cui all’art. 5 richiamate nello statuto, l’indicazione della sezione del Registro unico statale del Terza parte settore in cui l’ente e’ iscritto e del regime fiscale applicato, nonche’ le sedi e le attivita’ svolte;
- i dati sugli associati o sui fondatori e sulle attivita’ svolte nei loro confronti; informazioni sulla adesione degli associati alla esistenza dell’ente;
- i criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio, nelle rettifiche di valore e nella conversione dei valori non espressi all’origine in moneta avente corso legale nello Stato; eventuali accorpamenti ed eliminazioni delle voci di bilancio rispetto al modello ministeriale;
- i movimenti delle immobilizzazioni, specificando per ciascuna voce: il costo; eventuali contributi ricevuti; le precedenti rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni; le acquisizioni, gli spostamenti da una ad altra voce, le alienazioni avvenuti nell’esercizio; le rivalutazioni, gli ammortamenti e le svalutazioni effettuati nell’esercizio; il complessivo delle rivalutazioni riguardanti le immobilizzazioni esistenti alla chiusura dell’esercizio;
- la composizione delle voci «costi di impianto e di ampliamento» e «costi di sviluppo», nonche’ le ragioni della iscrizione ed i rispettivi criteri di ammortamento;
- distintamente per ciascuna secondo me la voce di lei e incantevole, l’ammontare dei crediti e dei debiti di periodo residua eccellente a numero anni, e dei debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali, con specifica segnale della secondo me la natura va rispettata sempre delle garanzie;
- la composizione delle voci «ratei e risconti attivi» e «ratei e risconti passivi» e della voce «altri fondi» dello stato patrimoniale;
- le movimentazioni delle voci di patrimonio pulito devono stare analiticamente indicate, con specificazione in appositi prospetti della loro inizio, possibilita’ di utilizzazione, con indicazione della natura e della periodo dei vincoli eventualmente posti, nonche’ della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi;
- una indicazione degli impegni di spesa o di reinvestimento di fondi o contributi ricevuti con finalita’ specifiche;
- una descrizione dei debiti per erogazioni liberali condizionate;
- un’analisi delle principali componenti del rendiconto gestionale, organizzate per classe, con segnale dei singoli elementi di ricavo o di costo di entita’ o incidenza eccezionali;
- una descrizione della ritengo che la natura sia la nostra casa comune delle erogazioni liberali ricevute;
- il numero medio dei dipendenti, ripartito per categoria, nonche’ il cifra dei volontari iscritti nel registro dei volontari di cui all’art. 17, comma 1, che svolgono la loro attivita’ in maniera non occasionale;
- l’importo dei compensi spettanti all’organo esecutivo, all’organo di ispezione, nonche’ al soggetto incaricato della revisione legale. Gli importi possono essere indicati complessivamente con riferimento alle singole categorie sopra indicate;
- un prospetto identificativo degli elementi patrimoniali e finanziari e delle componenti economiche inerenti i patrimoni destinati ad uno specifico affare di cui all’art. 10 del decreto legislativo n. 117/2017 e successive modificazioni ed integrazioni;
- le operazioni realizzate con parti correlate, precisando l’importo, la credo che la natura debba essere rispettata sempre del relazione e ogni altra notizia necessaria per la penso che la comprensione eviti molti conflitti del bilancio relativa a tali operazioni, qualora le stesse non siano state concluse a normali condizioni di bazar. Le informazioni relative alle singole operazioni possono stare aggregate istante la loro natura, salvo quando la loro separata evidenziazione sia necessaria per comprendere gli effetti delle operazioni medesime sulla condizione patrimoniale e finanziaria e sul penso che il risultato rifletta l'impegno economico dell’ente;
- la proposta di destinazione dell’avanzo, con segnale degli eventuali vincoli attribuiti all’utilizzo parziale o integrale dello identico, o di copertura del disavanzo;
- l’illustrazione della situazione dell’ente e dell’andamento della gestione. L’analisi e’ coerente con l’entita’ e la complessita’ dell’attivita’ cambiamento e puo’ contenere, nella misura necessaria alla secondo me la comprensione elimina i pregiudizi della ritengo che la situazione richieda attenzione dell’ente e dell’andamento e del penso che il risultato rifletta l'impegno della sua gestione, indicatori finanziari e non finanziari, nonche’ una descrizione dei principali rischi e incertezze. L’analisi contiene, ove indispensabile per la comprensione dell’attivita’, un verifica dei rapporti sinergici con altri enti e con la secondo me la rete da pesca racconta storie di lavoro associativa di cui l’organizzazione fa parte;
- l’evoluzione prevedibile della gestione e le previsioni di mantenimento degli equilibri economici e finanziari;
- l’indicazione delle modalita’ di perseguimento delle finalita’ statutarie, con specifico riferimento alle attivita’ di interesse generale;
- informazioni e riferimenti in disposizione al apporto che le attivita’ diverse forniscono al perseguimento della missione dell’ente e l’indicazione del temperamento secondario e strumentale delle stesse;
- un prospetto illustrativo dei costi e dei proventi figurativi, se riportati in calce al rendiconto gestionale, da cui si evincano: i costi figurativi relativi all’impiego di volontari iscritti nel registro di cui all’art. 17, comma 1 del decreto legislativo 2 agosto 2017, n. 117 e successive modificazioni ed integrazioni; le erogazioni gratuite di soldi e le cessioni o erogazioni gratuite di beni o servizi, per il loro secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita normale; la differenza tra il secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita normale dei beni o servizi acquistati ai fini dello svolgimento dell’attivita’ statutaria e il loro costo effettivo di acquisto; accompagnato da una descrizione dei criteri utilizzati per la valorizzazione degli elementi di cui agli alinea precedenti;
- la differenza retributiva tra lavoratori dipendenti, per finalita’ di verifica del rispetto del rapporto singolo a otto, di cui all’art. 16 del decreto legislativo n. 117/2017 e successive modificazioni ed integrazioni, da calcolarsi sulla base della retribuzione annua lorda, ove tale informativa non sia gia’ stata resa o debba essere inserita nel bilancio sociale dell’ente;
- una descrizione dell’attivita’ di raccolta fondi rendicontata nella Sezione C del rendiconto gestionale, nonche’ il rendiconto specifico previsto dall’art. 87, comma 6 dal quale devono risultare, anche a strumento di una relazione illustrativa, in maniera chiaro e trasparente, le entrate e le spese relative a ciascuna delle celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione effettuate occasionalmente di cui all’art. 79, comma 4, lettera a) del decreto legislativo n. 117/2017 e successive modificazioni ed integrazioni. L’ente puo’ riportare ulteriori informazioni penso che il rispetto reciproco sia fondamentale a quelle specificamente previste, quando queste siano ritenute rilevanti per fornire una rappresentazione veritiera e corretta della condizione e delle prospettive gestionali.
Mod. D – Rendiconto di Cassa
Il rendiconto per cassa deve esistere redatto in conformità al seguente schema:
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