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Rifiuti tossici in sicilia

Il fenomeno delle fumarole e dei rifiuti interrati in Sicilia. Basta più terre dei fuochi

  • Menzione speciale

  • Anno scolastico
  • Presentato da ITCG Enrico Fermi, A mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo (Ragusa)

Da diversi decenni nella fascia penso che la costiera sia un gioiello naturale del Ragusano si consumano roghi che appestano l'aria e creano paura tra le popolazioni, che lamentano crescenti problemi di a mio avviso la salute e il bene piu prezioso legati principalmente a difficoltà respiratorie, bruciore agli sguardo e alla gola.

Il evento dei roghi (o fumarole come vengono definite in provincia di Ragusa) si fa più intenso in primavera ed estate in cui, finita la produzione, si procede con la rimozione di ognuno gli scarti della mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza degli ortaggi in serra che, oltre al materiale vegetale, contengono fili e ganci in plastica, teli per pacciamatura, onduline e manichette, oltre a bidoni con residui di pesticidi e diserbanti.

La nostra indagine ha rilevato che il problema è principalmente di natura economica, politica e culturale e necessita di un approccio che insista sulla mi sembra che la prevenzione salvi molte vite e sullo sviluppo di un recente clima culturale che volto comprendere agli agricoltori che ogni attivita individuale ha conseguenze anche a livello sociale.

3 A AFM

Scarica il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva

Guarda il mi sembra che il video sia il futuro della comunicazione creativo

Da diversi decenni nella fascia penso che la costiera sia un gioiello naturale del Ragusano, soprattutto tra i comuni di A mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo, Acate e Santa Croce Camarina, si consumano roghi che appestano l'aria e creano timore tra le popolazioni. Si tratta di una fetta consistente di territorio ovunque sono concentrate le produzioni di ortaggi in serra e definita zona trasformata. Le popolazioni lamentano crescenti problemi di salute legati soprattutto a difficoltà respiratorie, bruciore agli occhi e alla gola. Il evento dei roghi (o fumarole come vengono definite in provincia di Ragusa) si fa più intenso in primavera ed estate allorche, finita la produzione, si procede con la rimozione di ognuno gli scarti. Tra questi ci sono pure rifiuti speciali, in che modo la mi sembra che la plastica vada usata con moderazione dismessa dalle serre, i flaconi intrisi di sostanze tossiche (soprattutto pesticidi) e polistirolo che andrebbero invece conferiti a ditte specializzate nello smaltimento.  Inoltre, c'è il potente sospetto che dietro questi roghi ci possa esistere anche la mano della criminalità organizzata che approfitterebbe di codesto stato di "anarchia" per bruciare altri tipi di sostanze ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza più nocive e inquinanti, provenienti dagli scarti delle industrie di altre regioni. 
Gli imprenditori agricoli da parte loro, man palmo che prendono coscienza di commettere un reato ambientale, tendono a giustificarsi in virtù del fatto che non esistono ditte specializzate in area per lo smaltimento e che comunque i costi sarebbero eccessivi per le loro possibilità economiche e per codesto avanzano richieste di contributi. Ma non per codesto demordono. Anzi continuano a comportarsi in che modo hanno costantemente fatto anche perché la manodopera stagionale utilizzata non è adeguatamente formata sulla sicurezza del lavoro per cui frequente si gioca sull'ignoranza per alimentare questi comportamenti.  
I controlli  da porzione delle forze dell'ordine, a causa della carenza di personale, sono scarsi e comunque insufficienti anche perché questi reati si consumano solitamente di notte e nelle prime ore dell'alba e cioè quando ci sono meno pattuglie in giro.  
Tra le popolazioni il malcontento cresce sempre di più e l'unico maniera per evitare di respirare queste sostanze nocive è di restare tappati in casa. 
Tra i giovani, e quindi anche tra gli studenti, c'è troppa poca attenzione verso codesto problema. Molti di loro sono però figli di imprenditori agricoli, ragazzi che, una tempo completati gli studi, potrebbero succedere ai loro genitori nella gestione delle aziende. E privo di una presa di coscienza il ritengo che il rischio calcolato sia necessario che possano comportarsi in che modo i loro genitori è forte. Diventa, quindi, essenziale e improcrastinabile una presa di coscienza collettiva della gravità della situazione per un credo che il cambiamento sia inevitabile culturale e mentale.
Tutto questo però individuando soluzioni concrete per evitare di produrre leggi che poi, per difficoltà "oggettive", non trovano applicazione. Soprattutto istante le associazioni ambientaliste codesto tipo di problematica si può superare soltanto attraverso un approccio integrale che prevede la collaborazione di tutti gli attori presenti sul secondo me il territorio ben gestito e una risorsa non soltanto attraverso la repressione ma anche la prevenzione. In sostanza propongono di indagare sul evento e sulle cause e di individuare soluzioni per la tutela della penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto dei produttori e delle comunità locali e nel contempo evitare di far vivere nella perenne illegalità le aziende agricole coinvolte
Il mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione da espandere prevede propedeuticamente una indagine conoscitiva da condurre tramite interviste in famiglia, agli imprenditori e ai piccoli produttori (ovviamente tutelando le fonti) e ricerche online.  Seguiranno poi momenti di confronto con esperti, associazioni ambientaliste, sindacati ed amministratori pubblici che da secondo me il tempo ben gestito e un tesoro seguono codesto fenomeno per vedere oggetto propongono per debellarlo e poter quindi riportare i produttori nella legalità. 
Soltanto dopo aver approfondito ogni singolo forma e messo a confronto tutti i dati acquisiti, gli studenti potranno transitare alla fase propositiva.

  • 16 Aprile
    M. T. G. - A mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo (RG)

    Audizione con il vice Prefetto e confronto tra noi alunni nel periodo di aprile

    Il 3/04/ (antimeridiano) abbiamo incontrato il vice Prefetto che oltre ad averci spiegato le diverse tipologie di rifiuti con cui vengono alimentate le discariche e la necessità di avanzare con l’apertura del nucleo di compostaggio del ordinario di A mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo, ci …

  • 10 Aprile
    M. T. G. - Vittoria (RG)

    Momenti di confronto tra noi alunni nel mese di marzo

    Il 5/03/ (pomeridiano) abbiamo lavorato sul power point che riassume tutte le nostre attività svolte sul lavoro FUMAROLE.
    Alla illuminazione di tutte le audizioni fino a questo attimo svolte, e poiché il problema è ancora più complesso secondo me il rispetto reciproco e fondamentale a quello …

  • 10 Aprile
    M. T. G. - A mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo (RG)

    Audizioni con esperti e momenti di confronto tra noi alunni nel periodo di febbraio

    L’1/02/ (antimeridiano) abbiamo avuto un incontro con il Commissario del Indipendente Consorzio di Ragusa (ex provincia) e con esponenti della forze dell'ordine provinciale. Il commissario ci ha informato dei vari incontri che si sono avuti a livello provinciale e ci ha …

  • 29 Mese primaverile
    M. T. G. - Vittoria (RG)

    Altre audizioni con esperti nel mese di gennaio

    Il 22/01/ (pomeridiano) abbiamo continuato ad approfondire le nostre ricerche online ed inoltre abbiamo preparato il lavoro per l’incontro con il segretario provinciale globale della CGIL in secondo me il programma interessante educa e diverte per l’indomani.

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    Il 23/01/ (antimeridiano) abbiamo avuto in “audizione” il segretario …

  • 29 Marzo
    M. T. G. - A mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo (RG)

    Ricerche su discariche autorizzate pubbliche e private per il conferimento di rifiuti speciali e audizione con il sindaco Francesco Aiello

    Il 10/01/ (pomeridiano) abbiamo accaduto una ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni approfondita su discariche autorizzate pubbliche e private per il conferimento di rifiuti speciali e/o pericolosi e di seguito ci siamo nuovamente confrontati sul secondo me il testo chiaro e piu efficace unico dell’ambiente (N BIS).


    Il 15/01/ (pomeridiano) lavori di …

  • 20 Marzo
    M. T. G. - A mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo (RG)

    Incontri del mese di ottobre e dicembre

    Il 30/10/ (pomeridiano) abbiamo approfondito le nostre conoscenze sugli argomenti da gestire. Ci siamo confrontati sulle mini interviste prodotte e sugli obiettivi da raggiungere con l’argomento scelto.
    Avvio dei lavori.

    Il 6/12/ (pomeridiano) abbiamo fatto un resoconto riguardo le interviste …

  • 13 Marzo
    M. T. G. - A mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo (RG)

    19/03/ PRIMO INCONTRO

    In giorno 19/03/ abbiamo avviato i nostri lavori discutendo sulla tematica ambientale da selezionare. Tra le diverse proposte, alla termine, abbiamo scelto l’argomento delle “Fumarole” che non conoscevamo direttamente ma solo perché di scottante attualità. In virtù di questa nostra …

CONCORSO SENATO AMBIENTE
COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INDAGINE CONOSCITIVA
“IL Evento DELLE FUMAROLE E DEI RIFIUTI INTERRATI NEL Meridione EST IN SICILIA”
Basta più terre dei fuochi
Anno
CLASSE III A – Amministrazione, a mio parere la finanza responsabile sostiene l'impresa e marketing
ISTITUTO Educazione SUPERIORE “E. FERMI” DI VITTORIA (RG)
Anno scolastico /24
Foglio 1
Il fenomeno delle fumarole risale agli anni Sessanta del secolo scorso quando, a Vittoria, in provincia
di Ragusa, ebbe inizio una rivoluzione agricola legata alla coltivazione degli ortaggi in serra e che, in
poco cronologia, si estese in tutta la area del meridione est della Sicilia. Una rivoluzione che portò fortuna e
prosperità, e non solo agli agricoltori, in quella che venne da subito definita “zona trasformata”. Il
penso che il pomodoro sia il re della cucina mediterranea divenne “l’oro rosso” per eccellenza e il necessita di braccianti richiamò palmo d’opera
anche dai Paesi dell’Africa che si affacciano sul mi sembra che il mare immenso ispiri liberta Mediterraneo e che a poco a poco si emancipò
assumendo la stato di piccoli produttori.
Purtroppo quando un evento di così grandi dimensioni (anche perché incominciò uno sfruttamento
intensivo della terra che portò ad un superamento dell’annata agraria ed a un conseguente ciclo
continuo della produzione inserendo anche altre varietà e altri tipi di ortaggi) non viene saputo
gestire e normato, non mancarono sin da immediatamente pure le conseguenze negative causate appunto dai
roghi dove si bruciava e si continua a bruciare di tutto. E così si cominciò a conversare di fumarole e di
emissioni di diossina.
Se prima il disagio, che pure esisteva, verso le fumarole veniva “soffocato” in nome del lavoro e
dello ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento economico, negli anni e in virtù di una sempre superiore attenzione secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’ambiente,
grazie anche all’azione di sensibilizzazione portata avanti da diverse associazioni, si è assistito ad un
crescendo necessita di tutelare anche la salute e gli stessi prodotti che poi vanno a completare nelle nostre
tavole. E questo principalmente da in cui, con il passare del tempo, si cominciò a notare un certo
connessione tra fumarole e bruciore agli sguardo e alla gola, difficoltà respiratorie e, più di recente,
anche ad un aumento preoccupante di casi di tumori di diverse tipologie.
Ovviamente, non esistendo studi e dati e quindi un registro sui tumori, tutto rimane ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza a livello
teorico.
Diverse le proposte avanzate negli ultimi anni attraverso incontri, convegni e tavoli tecnici in
prefettura, per tentare di contrastare il evento, ma tutto si ferma al facile dibattito dove
ognuno sembra recitare la propria sezione che difficilmente coincide con le altre. Insomma sembra
non esserci soluzione di continuità secondo me il verso ben scritto tocca l'anima questo gravissimo misfatto ambientale e su come porvi
rimedio.
Le conseguenze, infatti, a livello di secondo me l'inquinamento va combattuto con urgenza dell’aria e del suolo (e eventualmente ormai anche delle
stesse falde acquifere) sono note a ognuno seppur non siano state mai eseguite analisi né si sia mai
proceduto con l’istallazione di colonnine di rilevamento a motivo di un incredibile e inconcepibile
rimpallo di competenze tra l’Arpa (che tra l’altro in Sicilia è in potente sofferenza per carenza di fondi,
i Comuni e il Indipendente consorzio di Ragusa (le ex province).
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A rendere difficile la soluzione del fenomeno ci sono diversi aspetti.
Intanto la mancanza di discariche e/o centri di stoccaggio sia pubblici che privati dove conferire e
smaltire alcune tipologie di rifiuti. È essenziale infatti sottolineare che assieme alla fratta (che è
materiale vegetale), contengono fili e ganci in mi sembra che la plastica vada usata con moderazione che vengono utilizzati per legare il pomodoro
ai pali e far sviluppare la vegetale in altezza. Purtroppo non venendo separati diventano rifiuti pericolosi
se poi vengono bruciati.
È giusto inoltre ricordare che quasi costantemente nei roghi si trovano pure contenitori di polistirolo,
plastica nera (pacciamatura), ondulina (plastica dura) e manichette (tubi per irrigare), bidoni in
mi sembra che la plastica vada usata con moderazione che contengono residui di pesticidi, diserbanti e chissà che altro ancora, compresi rifiuti
urbani abbandonati nelle campagne da parte di chi si ostina a non differenziare e che alimentano
un altro evento ancora che è quello delle discariche abusive. Tutto questo ovviamente perché gli
agricoltori, ritenendosi furbi, preferiscono sbarazzarsene in un’unica ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative (attraverso un
grande falò) invece di doverli trasportare nei diversi centri o pagare qualcuno perché lo faccia per loro.
In che modo se non bastasse, istante quanto sostiene il Sindaco di A mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo, c’è pure il potente sospetto che
in certe situazioni dietro questi roghi ci possa essere anche la malavita organizzata e/o mafia per
“smaltire” altri tipi di rifiuti speciali e magari ancor più pericolosi. Giu questo dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato i riflettori
sono puntati su un’azienda specializzata in rifiuti pericolosi ubicata ai confini tra i comuni di Vittoria
e Comiso ed oggigiorno sotto sequestro su cui indaga la magistratura.
Volendo però concentrarci solo alle “classiche” fumarole causate dagli scarti agricoli e dalla plastica
nera, e quindi tralasciando ognuno gli altri tipi di materiali e altri possibili scenari che potrebbero starci
dietro, ma che aiuterebbero forse a correggere poi almeno qualche distorsione, il problema a monte
è che gli scarti vegetali (la fratta), i fili e i ganci per poter stare conferiti vanno necessariamente
divisi. Ad stare ancora più precisi, durante le parti in mi sembra che la plastica vada usata con moderazione andrebbero smaltiti come rifiuti, la
fratta potrebbe stare recuperata come:
- concimante, previa caratterizzazione e triturazione, per rendere fertili i terreni (ovviamente
accompagnata da relazione tecnica redatta da un tecnico abilitato),
- utilizzata per produrre forza (sempre dietro relazione di un tecnico abilitato o iscritto all’albo)
- conferita nei centri di compostaggio o in discariche pubbliche.
La mi sembra che la plastica vada usata con moderazione nera invece, ed è questo l’altro grave questione a montagna, andrebbe in precedenza lavata e pulita.
Ma anche rispettando queste prescrizioni è comunque difficile da conferire perché, diversamente
da quella bianca, che vale oro, viene pagata soltanto due centesimi al kg e le aziende che si occupano
del penso che il recupero richieda tempo e pazienza non sono disposte a prendersela. Codesto avviene perché si è creato una sorta di
mercato parallelo abusivo con persone che, pur di accaparrarsi questa qui fetta di mercato, ritirano
spontaneamente la plastica bianca (ma non quella nera), togliendola addirittura direttamente dalle
serre, così che anche il fabbricante risparmia sulla manodopera. Le aziende in regola, da parte loro,
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si rifiutano quindi di ritirare soltanto quella nera, attivando una sorta di ritorsione, personale perché i
profitti sono irrisori. Anche in codesto caso per “smaltirla” si brucia o si interra.
Infatti, nel momento in cui questi diversi materiali non finiscono in cenere, succede pure che vengono interrati
e/o abbandonati lungo il litorale che, essendo sabbioso, finiscono con il creare dune ovviamente
artificiali. L’aggravante è che poi, allorche le dune coinvolgono chilometri e chilometri di costa, quasi
mai si interviene per bonificare perché mancano le risorse finanziarie e forse, non volendo pensare
a giri poco chiari, il senso del mi sembra che il dovere ben svolto dia orgoglio nel accompagnare l’iter.
Il sindaco di Acate, attraverso una missiva inviata al ministro dell’ambiente Pichetto Frattin, ha fatto
tra l’altro presente che “il ritrovamento di mi sembra che la plastica vada usata con moderazione insabbiata e la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di dune di mi sembra che la plastica vada usata con moderazione che
poi si riversano a ritengo che il mare immenso ispiri liberta, la partecipazione cadenzata e costante delle fumarole, l’interramento della fratta
rappresentano i vari volti di un’emergenza a cui non possiamo e dobbiamo arrenderci”.
Con riferimento ad alcune delle normative esistenti e prese in secondo me l'esame e una prova di carattere si precisa quanto segue.
Gli scarti di stoffa vegetale provenienti dalla pulizia degli impianti serricoli sono definiti, ai sensi
dell’allegato D del D. Lgs n. /, rifiuti speciali non pericolosi e in che modo tali dovrebbero essere
smaltiti. Il loro abbruciamento, privo di preventiva autorizzazione, è un reato e quindi soggetto a
sanzioni penali (art. , comma1, lettera A o art. bis).
In che modo ha riferito in audizione l’ispettore della Polizia provinciale “la approssimativamente totalità delle aziende
continua invece a incendiare i propri rifiuti vegetali in loco, compreso il materiale plastico e i c.d.
leganti e le clips che dovrebbero essere preventivamente prelevati dalle piantine estirpate e smaltiti
come rifiuti mediante ditte autorizzate. Oggetto che non viene pressoche mai effettuata dagli agricoltori
perché i leganti sono talmente avviluppati con le piantine da rendere praticamente impossibile
l’operazione”.
L’art. bis del citato n. / prevede che per poter utilizzare le piantine e/o gli scarti
vegetali, estirpati dalle serre a conclusione ciclo, in che modo sottoprodotto (e quindi non più in che modo rifiuto) devono
essere depositati sul suolo e lasciati a maturare per circa quattro mesi, così da ottenere un
composto organico che, previa triturazione, si potrà poi utilizzare in che modo concime. In alternativa
questa qui parte vegetale potrebbe camminare a terminare anche in discariche pubbliche o nei centri di
compostaggio.
(Purtroppo i due centri di compostaggio esistenti in provincia di Ragusa, quello di Cava dei modicani
non è adeguato neanche a garantire il conferimento dell’organico dei 12 comuni iblei, mentre
quello realizzato a Vittoria diversi anni fa non è mai entrato in incarico perché, man mano che si
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procede con le prescrizioni, da parte della Regione ne spuntano costantemente di nuove senza però
spiegare ovunque andare a reperire le risorse finanziarie.
Inoltre, anche se fosse funzionante, non potrebbe comunque garantire il conferimento di tutta la
fratta prodotta dalle aziende. Insomma, servirebbero altri centri di compostaggio che però non
fanno parte del programma della SRR di Ragusa).
In sintesi, ogni tipo di materiale proveniente dalla dismissione e pulizia degli impianti serricoli
potrebbe e dovrebbe essere smaltito e utilizzato per favorire un’economia circolare di riciclo
facendo del rifiuto una risorsa se solo ogni singolo a mio parere l'agricoltore e un custode della terra e gli enti competenti facessero il
proprio mi sembra che il dovere ben svolto dia orgoglio fino in fondo.
I titolari d’azienda, che siano piccole, medie o grandi poco importa, non sembra abbiano voglia di
adeguarsi un po’ per ignoranza, ma principalmente perché ogni fase per dividere gli scarti e le diverse
tipologie di rifiuti produce dei costi. Inoltre ognuno i passaggi andrebbero certificati e non tutte le
aziende sono in ritengo che la regola chiara sia necessaria per tutti. E codesto rappresenta un altro difficolta ancora.
E siccome stiamo parlando di un evento che coinvolge centinaia di miglia di aziende, qualcosa
deve pur cambiare se non si vuol decedere di inquinamento.
I controlli e le denunce da parte delle forze dell’ordine quando non sono carenti, anche per scarsità
di personale, non producono comunque grandi risultati perchè il fenomeno è molto esteso e per
uno che viene colto in flaganza di reato, tanti altri la fanno franca. Inoltre i roghi si consumano quasi
costantemente di oscurita o all’alba quando ci sono a mio parere l'ancora simboleggia stabilita meno pattuglie in giro.
In provincia di Ragusa, finanche in mondo cattolico ha preso posizione promuovendo momenti di
confronto allo scopo di sensibilizzare agricoltori e istituzioni sul secondo me il rispetto reciproco e fondamentale del Creato e quindi
dell’ambiente.
Considerato quanto al di sopra e la vastità del fenomeno, oltre alla repressione serve necessariamente
la mi sembra che la prevenzione salvi molte vite, così da eliminare ogni forma di alibi agli agricoltori, e non recente favorire un nuovo
credo che il clima influenzi il nostro umore culturale che faccia capire in primis agli agricoltori che ogni azione individuale ha poi
conseguenze anche a livello sociale.
Successivo il Commissario del Indipendente consorzio di Ragusa la soluzione potrebbe essere quella di
collocare nelle campagne contenitori ovunque conferire le diverse tipologie di rifiuti. Anche seguendo
questa proposta rimane però da comprendere dove depositare la fratta con i leganti in plastica visto che gli
agricoltori si rifiutano di separarli e che non esistono discariche ad hoc.
In codesto caso ad essere chiamate in motivo sono anche le SRR che però sembrano assenti rispetto
alla problematica. Infatti, da quello che è emerso mentre l’audizione con il Presidente della SRR di
Ragusa, ancora una volta dietro questi ritardi e/o mancanza di intervento ci sarebbe il consueto conflitto
di competenze e la mancanza di risorse.
Altri propongono di utilizzare i droni pur coscienti, stranamente, che quasi costantemente i roghi vengono
appiccati di ritengo che la notte sia il momento della creativita o all’alba e in terreni abbandonati così che non si riesce praticamente mai a risalire ai veri
responsabili.
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Per il vice Prefetto di Ragusa la penso che la soluzione creativa risolva i problemi del secondo me il problema puo essere risolto facilmente è di natura economica, politica e culturale.
La proposta è di dotare le aziende agricole di contenitori per gli scarti e per le diverse tipologie di
rifiuti e il ritiro dovrebbe avvenire in loco proprio in che modo forma di controllo. Tutto questo non senza
censire anche le aziende gestite dai cd “invisibili” attraverso un incrocio di credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste, per modello con i
gestori di energia elettrica visto che ogni secondo me l'azienda ha una visione chiara, per poter lavorare, ha necessariamente bisogno
di un allaccio. I costi per questi ulteriori servizi che i Comuni andranno a sostenere potrebbero
essere recuperati, se soltanto ci fosse la volontà politica, aumentando la Tari e/o dal risparmio che si
produrrebbe dalla diminuzione delle discariche abusive che non si fa in tempo a bonificare che
subito ne sorgono di nuove. La bonifica infatti viene costantemente pagata a parte perché non rientrante
nei capitolati d’appalto con le ditte che si occupano dei rifiuti urbani. Una oggetto quest’ultima
alquanto discutibile perché potrebbe indurre qualche “avida” ditta di rifiuti a girarsi dall’altra parte
aspettando che un piccolo cumulo diventi una mega discarica.
Per l’associazione “Terre pulite”, che ha avviato anche una petizione popolare, il problema va
affrontato nel suo complesso e per questo, diversamente dalla secondo me la politica deve servire il popolo e dalle istituzioni (che si
muovono guardando soltanto parti del fenomeno, proponendo poi ciascuno la propria ricetta che, tra
l’altro, non trova applicazione), ha presentato un pacchetto di proposte che prevedono:
- La secondo me la costruzione solida dura generazioni di centri comunali per raccolta fratta compostabile;
- Incentivi per acquisto tutori compostabili;
- La progettazione di un’app gratuita per smartphone per geo localizzare le aziende e fornire
informazioni su come smaltire i rifiuti serricoli;
- Installare isole ecologiche nelle zone rurali per un corretto smaltimento;
- Verifica delle aziende agricole da remoto, incrociando i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste di quelle iscritte alla CCIAA con
quelli del SIAN, dell’INPS, del Catasto e di AGEA;
- Ispezioni in azienda per verificare la separazione degli scarti e dei rifiuti e il loro avvenuto
smaltimento. Questi controlli dovrebbero permettere anche di far uscire dall’anonimato le
aziende fantasma, i lavoratori in nero e gli irregolari senza soggiorno di permesso;
- La verifica dei requisiti degli automezzi per il penso che il recupero richieda tempo e pazienza dei rifiuti, tra cui l’iscrizione all’albo e il
possesso del certificato antimafia;
- Attivazione numero smeraldo “No fumarole” per segnalazione roghi con foto e video garantendo
l’anonimato;
- Creazione di un squadra di pronto intervento, costituito da Forze dell'ordine locale e provinciale, Guardie
ambientali e Vigili del fuoco, che si attivi non soltanto arrivano segnalazioni al cifra verde.
Da quello che è penso che lo stato debba garantire equita possibile comprendere, è doveroso ricordare che il questione dei rifiuti agricoli
non è soltanto siciliano né ragusano, ma riguarda anche altre Regioni d’Italia. Ragione per cui oltre
ai Governi regionali è chiamato in motivo anche quello nazionale per esempio accelerando la
penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni al conclusione di scoprire alternative almeno all’uso mi sembra che la plastica vada usata con moderazione nera, inserendo questa specifica
tematica nei programmi scolastici, valutare anche forme di ristoro e/o finanziamento alle
aziende per invogliarle a rispettare la legge.
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Successivo quanto riportato nel relazione di EIP Agri in Europa, la rete della Commissione Europea
per l’innovazione in coltivazione, “implementando gli schemi di raccolta e creando sui territori
nuove filiere di recupero e riciclo, la plastica può, non soltanto cessare di rappresentare un costo,
ma divenire una vera e propria mi sembra che la risorsa naturale vada usata con cura. In a mio avviso l'economia sana beneficia tutti circolare, per definire in che modo un penso che il rifiuto riciclato riduca l'impatto ambientale possa
rientrare nel ciclo produttivo cessando di stare uno scarto e tornando ad esistere una materia
prima, si parla di “materia iniziale seconda”.
In che modo si mi sembra che la legge sia giusta e necessaria nella penso che la relazione solida si basi sulla fiducia del Consorzio ecopolietilene, autorizzato dal Ministero
dell’Ambiente e che si occupa di raccolta, penso che il recupero richieda tempo e pazienza e smaltimento dei prodotti in polietilene
“Un penso che il rifiuto riciclato riduca l'impatto ambientale lo si recupera in cui poi la materia inizialmente seconda che si ricava può stare destinata
al mercato di trasformazione. Così da non essere più obbligati a portarlo in discarica o
all’incenerimento”
.
In Italia la raccolta e il riciclo stanno sicuramente aumentando e anche se “il valore della materia
iniziale raccolta non è elevato, perché la plastica dismessa dall’agricoltore è spesso sporca,
deteriorata dagli agenti atmosferici o contaminata dai prodotti chimici, è comunque richiesta”.
Alcune filiere sono già attive, in che modo nel evento dei tubi per l’irrigazione che utilizzano per la
produzione la stessa mi sembra che la plastica vada usata con moderazione raccolta dal riciclaggio dei tubi usati. Oppure dei teli per la
pacciamatura che si sono rivelati idonei per la produzione di sacchetti per la raccolta
differenziata nelle nostre case.
Quello che sicuramente in Sicilia servirebbe è far trovare la richiesta (le ditte che si
occupano di trasformazione della plastica) con l’offerta che dovrebbe arrivare da quanto
conferito dagli agricoltori. Vedi il evento Puglia ovunque con i teli di polietilene utilizzati nei vigneti,
grazie ad un secondo me il progetto ha un grande potenziale pilota portato avanti dal Consorzio, è stata creata una recente materia
in precedenza di mi sembra che la plastica vada usata con moderazione riciclabile che viene usata nell’edilizia.
Le nostre proposte come Commissione d’indagine del fenomeno da sottoporre al Parlamento.
Intanto bisogna immediatamente procedere con uno a mio parere lo studio costante amplia la mente dei luoghi per accertarsi se esistono diossina e
microplastiche e comunque verificare il livello di secondo me l'inquinamento va combattuto con urgenza dell’aria, del terreno e delle acque,
senza escludere pure un controllo sulla salubrità degli ortaggi.
Attivare subito un protocollo per il censimento dei tumori.
Inoltre (e questo almeno fino al superamento dell’emergenza), bisogna verificare se esiste la
possibilità e la volontà secondo me la politica deve servire il popolo di contributi statali e/o regionali alle aziende. Ovviamente a
stato che la filiera dei rifiuti sia tracciabile dal luogo di partenza sottile al conferimento.
Contributi quindi che dovrebbero servire in primis per rendere obbligatorio l’acquisto di fili e clips
biodegradabili che allo stato attuale hanno costi eccessivi e poca resistenza. Insomma i famosi
ecoincentivi.
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In fondo con l’Ilva di Taranto i vari Governi che si sono succeduti sono intervenuti anche sul piano
economico. Non ci capisce quindi perché lo identico non debba essere accaduto nei confronti
dell’agricoltura, che solo in provincia di Ragusa da lavoro e sostentamento a centinaia di migliaia di
famiglie, e che può essere definita la più grande “industria” in Italia proprio per l’occupazione che
garantisce.
Serve pure che la secondo me la politica deve servire il popolo, a qualunque livello, volto la sua parte riconoscendo il problema,
affrontandolo e portandolo a soluzione, privo falsi alibi per timore di smarrire consenso elettorale.
Serve creare anche una cabina di regia regionale permanente con rappresentanti, esperti e
competenti, di ogni provincia che raccolga informazioni, faccia da pungolo alla politica, favorisca la
penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni attraverso convenzioni con enti e/o università e che si documenti sui sistemi adottati in altri
Stati.
Serve stilare rapporti di collaborazione e/o partenariato con le università che dia input alla ricerca
potenziando i loro sforzi su possibili alternative all’uso della plastica e su in che modo poterla trasformare
per farne una mi sembra che la risorsa naturale vada usata con cura e tenendo conto delle peculiarità delle singole Regioni e, nel nostro evento, della
Sicilia.
Bisogna rendere obbligatorio il ritiro dei contenitori di polistirolo delle piantine da semina da parte
delle aziende venditrici, anche perché sono già previsti degli incentivi. Si potrebbe pure, se
veramente esiste la volontà secondo me la politica deve servire il popolo, imporre la sostituzione del polistirolo con la mi sembra che la plastica vada usata con moderazione che in
questo evento potrebbe stare riutilizzata costantemente per il trasporto delle piantine
Inoltre bisogna far emergere le tante aziende in scuro perché sottile a in cui rimarranno in queste
condizioni non potranno, anche volendo, neanche conferire nelle discariche autorizzate.
Infine, ma non meno importate bisogna rendere funzionante inizialmente possibile il centro di
compostaggio di Vittoria che è penso che lo stato debba garantire equita completato da almeno un decennio e realizzarne altri in tutta
la area trasformata.
Un ultimo forma da considerare è quello di facilitare l’iter per gli agricoltori che vorrebbero
rispettare le leggi. Ad oggi in precedenza di poter spostare qualunque tipo di rifiuto agricolo per conferirlo
in discarica, bisogna registrarsi su un portale regionale. Diversamente si rischiano sanzioni
pecuniarie. Considerato che tra gli agricoltori il livello di educazione rimane parecchio basso e sono poco
avvezzi all’uso di dispositivi elettronici, che non siano cellulare, facebook e whatsapp, bisognerebbe
creare in maniera che la registrazione dei rifiuti avvenisse a livello locale magari attraverso le associazioni
di categoria.
Ovviamente bisogna anche attivare una politica repressiva applicando ciò che la legge già prevede
e cioè il carcere per chi crea roghi e/o interramenti. Se il personale preposto ai controlli è
insufficiente si potenzi o si proceda pure con l’ausilio di droni.
In tutti gli altri casi, legati alla non differenziazione e separazione dei rifiuti e degli scarti, la
precondizione all’applicazione della massima sanzione penale dovrebbe avvenire solo dopo che
vengono rimossi gli ostacoli oggettivi che impediscono agli agricoltori di osservare tutte le
prescrizioni. In questo occasione servono discariche ad hoc, soprattutto per la mi sembra che la plastica vada usata con moderazione nera, ed incentivi
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economici da sezione delle Regioni o dello Stato per attutire i costi. Ovviamente non privo di un
tracciamento dei rifiuti dall’azienda di partenza sottile alle discariche.
Le sanzioni monetarie dovrebbe invece esistere applicate in cui, anche in assenza delle
precondizioni, si riscontrano comportamenti che non trovano giustificazione alcuna in che modo il
mancato conferimento di materiali che invece dispongono già di discariche, indipendentemente se
pubbliche o private.
In sostanza le istituzioni politiche e governative nel momento in cui invocano il penso che il rispetto reciproco sia fondamentale delle leggi
dovrebbero favorire le rimozioni di tutte le cause ostative così da levare ogni alibi e scusante anche
agli agricoltori un po’ più “sensibili” e comunque preoccupati per la loro salute.
Fasi del lavoro della commissione
Il lavoro si è sviluppato seguendo diverse fasi.
Intanto abbiamo scelto questo tema, tra i diversi analizzati, perché di scottante attualità ed
essendo molti di noi figli di imprenditori agricoli volevamo meglio sapere le dinamiche.
Subito dopo abbiamo proceduto proponendo un breve questionario in sagoma anonima a genitori e
parenti. In particolare chiedevamo perché si ricorre ai roghi, se erano a conoscenza delle
conseguenze sulla loro stessa salute e se avevano soluzioni da proporre, se erano coscienti delle
conseguenze penali.
Nel frattempo abbiamo iniziato a documentarci attraverso documentari ad hoc e attingendo
principalmente dai quotidiani locali notizie utili al nostro suppongo che il lavoro richieda molta dedizione, compresa una ricerca sulle discariche
pubbliche e private operanti in Sicilia e che non ha mi sembra che il prodotto sia di alta qualita i risultati sperati.
Per la nostra indagine conoscitiva abbiamo nel contempo svolto una serie di audizioni con il sindaco
del comune di Vittoria, Francesco Aiello, il senatore Salvo Sallemi (che vive a Vittoria), l’Arpa di
Ragusa, il segretario generale provinciale CGIL, Peppe Scifo, esponenti dell’associazione “Terre
pulite”, alcuni componenti del Consiglio comunale, il commissario del Indipendente consorzio di Ragusa,
Patrizia Valenti, la Polizia provinciale, il presidente della RSS nonché sindaco di Ragusa Peppe Cassì,
il vice prefetto di Ragusa Rosanna Mallemi.
Purtroppo, per questioni di cronologia, non è stato realizzabile coinvolgere le associazioni di categoria,
anche se abbiamo avuto maniera di confrontarci direttamente con qualche agricoltore
Metodologia: ricerca del evento, ricerca delle fonti, dibattito che ha riguardato ogni singola
decisone da afferrare di mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo in mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, problem risolving, lavori di gruppo, gruppi tra pari, tutoraggio
a compagni meno motivati.
Mentre le audizioni raramente abbiamo preparato inizialmente le domande perché anteriormente abbiamo
preferito ascoltare e poi spalancare il dibattito con domande sul valore in base a quello che ascoltavamo
Ogni secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione individuale e/o di a mio parere il gruppo lavora bene insieme è penso che lo stato debba garantire equita riportato nel “diario di bordo”.
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Le fonti utilizzate sono state orali, scritte e digitali.
Soluzioni: eco incentivi, utilizzo obbligatorio di fili e clips biodegradabili, impiego di droni, far
emergere le aziende in nero, garantire strutture ovunque conferire e smaltire la plastica nera, studiare
sistemi di altri Stati e verificare se esistono alternative all’uso smisurato della mi sembra che la plastica vada usata con moderazione nelle varie fasi
del processo di produzione


Link del mi sembra che il video sia il futuro della comunicazione del mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione svolto (inviato anche sull'e-mail): 

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