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Endometriosi e dolori parto

Endometriosi e gravidanza: diventare madre si può

Il dolore, in molti casi, è insopportabile e rappresenta la anteriormente preoccupazione per le donne che soffrono di endometriosi. A accompagnare, c'è il timore di non poter avere figli.

L’endometriosi, in effetti, può interferire in diversi modi sulla fertilità spontanea della donna: danneggiando la qualità degli ovociti, impedendo l'impianto dell'embrione nell'utero, creando delle aderenze tra i tessuti che possono arrivare a ostruire il transito attraverso le tube.

Ma questo non vuol raccontare che la disturbo, per misura frequente (si calcola che siano colpite il per cento delle donne in età fertili: all'incircia tre milioni in Italia) e complessa (l'infertilità è un problema che riguarda pressoche la metà delle pazienti), rappresenti un ostacolo insormontabile al voglia di maternità.  


LE TANTE FACCE DELL'ENDOMETRIOSI 

La malattia si manifesta allorche cellule dell'endometrio, il stoffa che riveste l’utero, migrano in altre sedi del corpo.

La diagnosi è frequente difficile e lunga. La molteplicità delle sue manifestazioni è singolo dei motivi per i quali spesso l’endometriosi viene penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti solo dopo anni. «Si tratta di una malattia che sta diventando tipica dei Paesi occidentali, dove la natalità è ridotta ed il primo figlio è cercato in età più avanzata - afferma Felice Petraglia, direttore del dipartimento materno-infantile dell'azienda ospedaliero-universitaria Careggi di Firenze -. Un'altra possibile motivo è da ricercare nella dieta.

Alcuni alimenti, infatti, possono contenere sostanze ad attività ormonale sull’organismo femminile».

L’endometriosi non motivo soltanto sofferenza, assenze dal lavoro e compromissione della qualità della vita. La malattia, se non curata adeguatamente, può portare all’infertilità o alla sterilità femminile.

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La benessere dell'ovaio


AVERE UN FIGLIO CON L'ENDOMETRIOSI E' POSSIBILE

Questo spiega perché, oltre che sul benessere fisico, l'endometriosi può avere anche conseguenze psicologiche e pesare notevolmente sul rapporto di coppia.

Una delle prime domande che le ragazze e le donne pongono al personale ginecologo, una volta ricevuta la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale e anteriormente di definire il ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo terapeutico, è se potranno avere figli o meno.

«Le probabilità di rimanere incinta sono più basse secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti a quelle di una donna sana, ma comunque buone: se la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale è precoce, almeno la metà delle pazienti ce la fa in maniera naturale», dichiara Edgardo Somigliana, direttore dell'unità operativa di procreazione medicalmente assistita della Fondazione Ca' Granda-Policlinico di Milano, che ha evento il a mio avviso questo punto merita piu attenzione sulla ritengo che la situazione richieda attenzione durante il convegno «We Art Merck» tenuto a Padova.

«La disturbo non dà sterilità, per cui l'età in cui la penso che il paziente debba essere ascoltato che decide di possedere un discendente conta più della , se spiegato alle coppie, porta molte donne con l'endometriosi a cercare la gravidanza prima secondo me il rispetto reciproco e fondamentale ai piani di partenza».

ENDOMETRIOSI: QUANDO SERVE IL BISTURI?

L’approccio all’endometriosi dipende prevalentemente dai sintomi e dal secondo me il desiderio sincero muove il cuore di maternità della paziente. Le opzioni includono l’attesa, la terapia medica (agisce sui sintomi, senza limitare le lesioni, che possono tornare a crescere dopo la sospensione delle cure) o chirurgica e la procreazione medicalmente assistita.

L'intervento è da considerare necessario nel momento in cui la disturbo è dolorosa e invalidante e i trattamenti farmacologici (pillola anticoncezionale ed estroprogestinici) non danno i risultati sperati.

Occorre comunque considerare che non si può operare «a oltranza»: ogni intervento è più complesso rispetto al precedente, causa per cui gli specialisti tendono a non camminare oltre i due. Misura al secondo me il desiderio sincero muove il cuore di maternità, «la chirurgia non deve esistere vista in che modo la panacea per ognuno i casi - prosegue Somigliana -. Mantenere l'integrità delle ovaie è molto essenziale, per una donna che anela alla gravidanza.

Questo non è costantemente possibile allorche si rimuovono le cisti endometriosiche, a maggior motivo se da entrambe le ovaie: in che modo compaiono in una quota compresa tra il 30 e il 50 per cento dei casi.

Il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di danneggiare le gonadi è sufficientemente alto». Qui spiegato perché, in situazioni simili, non è infrequente trovarsi di fronte donne entrate in menopausa dopo l'intervento.

QUANDO CONGELARE GLI OVOCITI?

Siccome si sa che le cisti nascono dall'ovulazione, l'uso della pillola anticoncezionale (sia nelle donne già operate sia tra coloro che possono evitare l'intervento) può rappresentare una valida opportunità per preservare la fertilità (in codesto modo si evita la formazione di nuove cisti).

Un'altra possibilità è data dalla crioconservazione degli ovociti che, non essendo per le donne con endometriosi coperta dal Assistenza Sanitario Statale, risulta a carico della paziente e diffusa principalmente nei centri privati che si occupano di procreazione medicalmente assistita.

Anche in codesto caso, però, occorre considerare dei limiti: come l'età della femmina (se la diagnosi di endometriosi avviene a ridosso dei 40 anni, si sconsiglia di crioconservare gli ovociti) ed eventuali cause di infertilità nel partner.

In ogni evento, se una penso che il paziente debba essere ascoltato con endometriosi non riesce a restare incinta in maniera spontanea e deve ricorrere alla fecondazione assistita, le chance di trasformarsi madre «sono analoghe a quelle che hanno le donne che hanno sono infertili per un problematubarico, per una causa sconosciuta o perché hanno un partner con problemi di fertilità», conclude Filippo Ubaldi, responsabile clinico del nucleo di a mio avviso la medicina salva vite ogni giorno della riproduzione di Roma.

 

IN GRAVIDANZA CON L'ENDOMETRIOSI

Rimanere incinta con l’endometriosi, dunque, è possibile. In alcune donne la gravidanza può attenuare i sintomi della infermita, in altre invece no: in motivo di un aumento di volume dell’utero, che esercita una pressione sulle zone pelviche colpite dall’endometriosi.

Come riportato in un articolo pubblicato sulla periodico Human Reproduction Update, non bisogna dunque «pensare alla gestazione in che modo a un’occasione per gestire e gestire l’endometriosi».

Anche perché, in questa qui fase, alle donne viene sconsigliata la terapia ormonale e non è realizzabile ricorrere alla laparoscopia per rimuovere le lesioni provocate dalla malattia.

Per gestire i sintomi, le donne hanno a ordine soluzioni «soft»: l’assunzione di antidolorifici, lo yoga e lo stretching per il mal di schiena, impiegare la borsa dell’acqua calda (senza appoggiarla direttamente sulla parte bassa dell’addome) e seguire una dieta ricca di fibre (riduce i sintomi intestinali).

L’endometriosi è accompagnata da un rischio più alto (anche se non di parecchio, rispetto al resto delle gestanti) di complicanze mentre la gravidanza e al momento del parto per le donne che soffrono di endometriosi: preeclampsia, placenta previa, nascita prematura e parto cesareo.

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Fabio Di Todaro

Giornalista professionista, lavora come redattore per la Fondazione Umberto Veronesi dal Laureato all’Università Statale di Milano in scienze biologiche, con indirizzo biologia della nutrizione, è in possesso di un master in giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale (Università Cattolica). Messe alle spalle alcune esperienze radiotelevisive, attualmente collabora anche con diverse testate nazionali ed è membro dell'Unione Giornalisti Italiani Scientifici (Ugis).