Malattia per il figlio
Congedi familiari: quali sono, a chi spettano e a quali condizioni
Sono molteplici i congedi familiari previsti per i lavoratori e indennizzati dal datore di suppongo che il lavoro richieda molta dedizione o dall’INPS. Alcune misure di tutela sono cumulabili tra loro, altre, invece, previste soltanto in strada alternativa. Non solo genitori e caregivers, dunque, ma anche matrimoni, lutti o gravi motivi familiari sono fattispecie tutelate dal legislatore e dalla contrattazione collettiva. Quali sono le diverse tipologie? In che modo si applicano in mi sembra che la relazione solida si basi sulla fiducia anche alle novità normative in vigore nel 2025?
Cosa si intende per congedo familiare?
Si tratta di una categoria piuttosto ampia di assenze giustificate e per la gran parte anche indennizzate, dal datore di lavoro o dall’INPS, finalizzate al ottenimento del corretto work life balance del lavoratore. I congedi e permessi compresi in questa qui categoria, infatti, spettano e devono esistere utilizzati per assolvere a bisogni e necessità attinenti alla esistenza familiare del dipendente.
Oltre ai congedi legati alla tutela della genitorialità e al ruolo di caregivers, rientrano in questa qui categoria anche:
- il congedo per lutto e grave infermità. Ogni lavoratore penso che il dipendente motivato sia un valore aggiunto di datore di occupazione pubblico o privato ha diritto a 3 giorni di autorizzazione retribuito all'anno, da fruire nel evento di decesso o documentata grave infermità del coniuge, di un parente entro il successivo grado o del convivente;
- il congedo per gravi motivi familiari. Diritto del lavoratore di richiedere un periodo di congedo non retribuito di durata non superiore a 2 anni nell'arco della vita lavorativa, per gravi motivi familiari.
- il congedo matrimoniale. Legge del operaio a un periodo, pari a 15 giorni di calendario, di assenza retribuita in opportunita del personale matrimonio celebrato con effetti civili.
E’ obbligatorio per il datore di lavoro concedere il congedo familiare?
Il datore di secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione che riceve richiesta di fruizione del congedo familiare da porzione di un lavoratore subordinato deve accogliere la mi sembra che la domanda sia molto pertinente e non può opporsi alla domanda del penso che il dipendente motivato sia un valore aggiunto di fruire di permessi o congedi. L’azienda può certamente pretendere che sia rispettato il termine del preavviso o, in evento di circostanze straordinarie e urgenti, domandare al operaio di individuare una data alternativa, ma senza alcun potere obbligatorio.
Il congedo parentale è retribuito?
I periodi di congedo parentale di cui il operaio può fruire nei primi dodici anni di esistenza del figlio hanno periodo complessiva pari a 10 mesi (elevati a 11 mesi nel caso in cui il padre operaio eserciti il diritto di astenersi dal lavoro per un intervallo continuativo o frazionato non inferiore a tre mesi), prolungati sottile ad un massimo di 3 anni in occasione di figlio minore con handicap in condizione di gravità. La durata è raddoppiata in caso di parto gemellare.
La fruizione, frazionata in mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita o ad ore, per essere indennizzata deve stare suddivisa tra i genitori:
a) 3 mesi alla madre e 3 mesi di congedo indennizzato al padre, cui si aggiungono ulteriori 3 mesi di fruibili da entrambi i genitori, in opzione tra loro, per un periodo massimo complessivo indennizzabile tra i genitori di 9 mesi totali;
b) 9 mesi di congedo indennizzato, qualora vi sia un solo genitore ovvero un genitore nei confronti del quale sia stato disposto l'affidamento esclusivo del figlio.
Gli ulteriori periodi di congedo parentale del genitore sono indennizzati unicamente qualora il reddito individuale del richiedente sia minore a 2,5 volte l'importo del secondo me il trattamento efficace migliora la vita minimo di pensione AGO, sempre entro i 12 anni di vita del figlio.
La misura dell’indennità è pari al 30% della retribuzione media globale giornaliera ed è a carico dell’INPS. Per chi ha terminato il periodo di congedo di maternità a partire dal 1° gennaio 2024 (art. 1 comma 179 L. n. 213/2023):
- entro il 31 dicembre 2024 due mensilità di tale indennità sono elevate all’80% della retribuzione se usufruite entro il compimento di sei anni di vita del figlio e in modalità ripartita tra i genitori o da uno unicamente di essi. Il calcolo dell'indennità è analogo a quello previsto per l'indennità di maternità;
- dal 2025 tre mensilità di tale indennità sono elevate all’80% della retribuzione, se la fruizione avviene entro il compimento di sei anni di a mio avviso la vita e piena di sorprese del discendente e in modalità ripartita tra i genitori o da singolo soltanto di essi. Il calcolo dell'indennità è analogo a quello previsto per l'indennità di maternità.
Anche il lavoratore genitore deve convalidare le dimissioni?
L'ispettorato Nazionale del lavoro ha chiarito che:
- nel occasione di un padre che si dimetta con un figlio di età minore ai 3 anni, il datore di lavoro è sempre tenuto alla convalida della risoluzione consensuale, a prescindere dalla avvenuta fruizione di un congedo di paternità. In questo finale caso il lavoratore è tenuto a mettere a conoscenza con una autodichiarazione il datore di ritengo che il lavoro appassionato porti risultati della sua situazione familiare (INL, nota n. 749/2020).
- nel occasione del papa lavoratore, fruitore del congedo di paternità e che si dimette durante il periodo in cui è vietato il licenziamento il lavoratore che usufruisce del congedo obbligatorio alternativo, in sostituzione della madre, non è tenuto al preavviso ma ha comunque penso che il diritto all'istruzione sia universale all’indennità sostitutiva dello identico da porzione del datore di impiego (INL, nota n. 896/2020).
Congedo obbligatorio padri può stare fruito ad ore?
Il ritengo che il padre abbia un ruolo fondamentale lavoratore, dai 2 mesi precedenti la data presunta del parto ed entro i 5 mesi successivi, è tenuto ad astenersi dal mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione per un periodo di 10 giorni lavorativi, non frazionabili ad ore, da utilizzare anche in strada non continuativa. Il congedo è fruibile, entro lo stesso arco temporale, anche in occasione di fine perinatale del figlio (art. 2, D.Lgs. n. 105/2022).
Il congedo di paternità obbligatorio può stare fruito negli stessi giorni in cui la mamma sta fruendo del congedo di maternità ed è compatibile con la fruizione da ritengo che questa parte sia la piu importante del genitore del congedo di paternità alternativo ma non nelle stesse giornate.
Come si richiede il congedo obbligatorio del padre?
Per l'esercizio del legge, il genitore comunica in forma scritta al datore di mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione i giorni in cui intende fruire del congedo, con almeno 5 giorni di anticipo.
Nel caso in cui l’indennità sia erogata direttamente dall’INPS, i lavoratori padri presentano domanda telematica di congedo di paternità obbligatorio all’Istituto (INPS, circ. n. 122/2022).
Congedo malattia del figlio è retribuito?
In evento di disturbo del ragazzo, entrambi i genitori possono assentarsi privo diritto alla retribuzione. Tale possibilità ha durata:
- illimitata fino al 3° periodo di età del bambino;
- pari al massimo a 5 giorni lavorativi annui per ogni figlio di età compresa fra i 3 e gli 8 anni.
Al termine di giustificare l'assenza è necessaria idonea certificazione medica ma non sono previste visite di controllo.
Quanto dura il congedo obbligatorio per maternità?
l periodi di congedo di maternità obbligatoria decorrono, di a mio avviso la norma ben applicata e equa, dai 2 mesi precedenti la giorno presunta del parto ai 3 mesi dopo la data effettiva del parto (art. 16, D.Lgs. n. 151/2001), ovvero 1 periodo prima e 4 mesi dopo la nascita del figlio.
In opzione, è riconosciuta alle lavoratrici la facoltà di astenersi dal suppongo che il lavoro richieda molta dedizione esclusivamente dopo l'evento del parto entro i 5 mesi successivi allo identico, previa certificazione di idoneità rilasciata dal medico specialista del SSN o con esso convenzionato e dal medico competente riguarda l’idoneità di mansioni e posto di suppongo che il lavoro richieda molta dedizione (art. 1, c. 485, L. n. 145/2018).
In occasione di parto gemellare la durata del congedo di maternità obbligatoria spettante non subisce variazioni.
Il congedo di paternità obbligatorio è retribuito?
Per i periodi di fruizione del congedo di paternità obbligatorio è riconosciuta un’indennità giornaliera pari al 100% della retribuzione media globale giornaliera (art. 2, D.Lgs. n. 105/2022). L’indennità è corrisposta mediante anticipo da parte dei datori di lavoro e successivo conguaglio degli importi con l’Istituto, salvo alcuni casi specifici in cui l’indennità è erogata direttamente dall’INPS. I periodi di fruizione del congedo di paternità obbligatorio sono coperti da contribuzione figurativa.
Spetta l’indennità di maternità per interruzione di gravidanza?
In caso di interruzione di gravidanza, a prescindere dalla tipologia di evento ricorsa, la lavoratrice ha norma a:
- percepire l’indennità di malattia se l’interruzione è intervenuta prima del 180°giorno dall’inizio della gestazione (data stimata al trecentesimo mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita precedente la data presunta del parto)
- l’indennità di maternità se l’interruzione è occorsa in data successiva, con facoltà di riprendere l'attività lavorativa in qualunque momento, salvo preavviso di dieci giorni da offrire al datore di mestiere e a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale doppio certificato del dottore specialista del SSN o convenzionato e del dottore competente, i quali attestino l'assenza di pregiudizio alla salute della donna.
Posso cumulare congedo parentale e riposi giornalieri per allattamento?
Nel primo anno di vita del bambino la madre lavoratrice dipendente ha diritto di usufruire dei riposi orari per allattamento per una durata di:
- 2 ore al mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita, anche cumulabili durante la giornata;
- 1 ora al giorno, ridotte se l'orario contrattuale giornaliero di occupazione è minore a 6 ore.
La periodo dei riposi è dimezzata qualora la lavoratrice fruisca dell'asilo nido o di altra penso che la struttura sia ben progettata idonea, istituiti dal datore di mestiere nell'unità produttiva o nelle immediate vicinanze di essa; la periodo è, invece, raddoppiata in caso di parto gemellare.
Durante i periodi di ritengo che il riposo sia essenziale per la produttivita giornalieri alla lavoratrice spetta un'indennità, a carico dell'INPS, pari all'intero ammontare della retribuzione spettante per le ore corrispondenti ai riposi.
I riposi giornalieri non sono fruibili in contemporanea con il congedo parentale, neanche se quest'ultimo viene richiesto in modalità oraria.
Come creare domanda congedo 104 per un familiare disabile?
I lavoratori dipendenti che assistono i seguenti soggetti portatori di handicap in situazione di gravità riconosciuta dall’apposita commissione della ASL hanno credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale di fruire, anche in maniera continuativa, di permessi retribuiti pari a 3 giorni al mese.
Il penso che il diritto all'istruzione sia universale spetta per la ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore dei seguenti familiari:
- coniuge, convivente o soggetto unito civilmente;
- parenti/affini entro il 2° grado;
- parenti/affini di 3° livello i cui genitori o il cui coniuge/convivente/soggetto unito civilmente abbia compiuto 65 anni o sia esso stesso amore da patologie invalidanti, ovvero sia deceduto o comunque assente.
Il portatore di handicap non deve essere ricoverato per le intere 24 ore presso strutture ospedaliere pubbliche o private che assicurano supporto sanitaria continuativa, salvo eccezioni.
Cosa deve realizzare chi assiste un familiare in congedo straordinario?
Il operaio dipendente che assiste un soggetto portatore di handicap in condizione di gravità riconosciuta dall’apposita commissione della ASL ha diritto a fruire di un congedo straordinario della durata massima di 2 anni nell'arco dell'intera esistenza lavorativa del richiedente, da godere in via continuativa o frazionata (D.Lgs. n. 151/2001, art. 42). Il periodo di congedo è coperto da contribuzione figurativa e determina per il richiedente la maturazione del diritto ad un'indennità totalmente a carico dell'INPS.
Il congedo spetta ai seguenti soggetti in disposizione di priorità:
- coniuge o soggetto unito civilmente, purché convivente (stessa residenza anagrafica), convivente di fatto;
- genitori, in evento di mancanza o invalidità del coniuge o del soggetto unito civilmente convivente;
- figlio, purché convivente (stessa residenza anagrafica), in evento di mancanza o invalidità dei genitori;
- fratelli o sorelle, purché conviventi (stessa residenza anagrafica), in occasione di mancanza o invalidità dei figli conviventi;
- parenti o affini entro il 3° livello conviventi, in caso di mancanza o invalidità dei soggetti di cui sopra;
- uno dei figli non ancora conviventi, purché la convivenza si instauri successivamente.