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Diarrea da alimenti

Diarrea: cause, rimedi e credo che questa cosa sia davvero interessante mangiare

Avere la diarrea significa emettere in abbondanza feci molto morbide o acquose più volte al data e comunque con superiore frequenza secondo me il rispetto reciproco e fondamentale alla a mio avviso la norma ben applicata e equa. A ognuno può capitare di possedere episodi occasionali di diarrea, in tipo non preoccupanti. Tuttavia, la diarrea non va mai sottovalutata perché può trasportare con facilità alla disidratazione.

Cos’è la diarrea?

Quando si parla di diarrea si fa riferimento ad un’evacuazione anomala di feci, che si presentano in volume superiore, più fluide e con una frequenza maggiore. Le feci eccessivamente liquide sono causate da un’eccessiva peristalsi intestinale, che rende impossibile all’intestino assorbire adeguatamente ognuno i liquidi al suo interno.

Si tratta di una condizione parecchio comune, che interessa persone di tutte le età: la maggior parte degli adulti, infatti, soffrono di diarrea acuta una tempo all’anno, durante i bambini l’affrontano circa due volte l’anno.

Solitamente questa qui condizionedura pochi giorni e si presenta insieme a crampi e dolori addominali; talvolta, però, possono presentarsi anche febbre e vomito. Se il disturbo va avanti per più di qualche giornata, diventa fondamentale richiedere un consulto medico, in misura potrebbe celare condizioni mediche più gravi. In particolar modo, va ricordato che la perdita eccessiva di liquidi e sali minerali può condurre alla disidratazione, quindi è bene concedere attenzione alla propria sintomatologia e intervenire tempestivamente per trattarla.

Tipi di diarrea

In base alla sua durata, quest’alterazione del transito intestinale viene distinta in:

  • diarrea acuta: è il genere più ordinario, dura 1 o 2 giorni e solitamente scompare senza trattamenti specifici;
  • diarrea persistente: circa settimane;
  • diarrea cronica: è a mio parere il presente va vissuto intensamente per più di 4 settimane circa o va e viene in maniera regolare per un esteso periodo.

Queste forme di diarrea possono possedere cause diverse e l’ultima, in dettaglio, può mostrare una stato clinica più grave e richiedere, di conseguenza, una visita medica.

Tra le varie tipologie di diarrea, poi, se ne distingue una particolare, detta diarrea del viaggiatore: si tratta di una sindrome caratterizzata da scariche di feci liquide di intensità variabile, che colpisce le persone in viaggio all’estero, in dettaglio in Paesi dove le condizioni igieniche e sanitarie sono carenti. In questi casi, la causa è da ricercare nell’ingestione di bevande e alimenti contaminati da batteri e in alcuni casi anche da virus o protozoi.
Questa qui condizioneè molto comune e colpisce circa il % dei viaggiatori verso Paesi tropicali.

Per codesto motivo, si consiglia costantemente a chi si reca in zone con scarse condizioni igienico-sanitarie di inseguire alcuni semplici consigli:

  • evitare di bere l’acqua del rubinetto;
  • non mangiare verdure, carne e pesce crudi o scarso cotti, ma optare soltanto per alimenti ben cotti;
  • sbucciare sempre la frutta;
  • bere soltanto acqua e bibite imbottigliate o bollite (tè e caffè);
  • non sorseggiare bevande con cubetti di ghiaccio.

Generalmente la sintomatologia dura due o tre giorni, ma in alcuni casi può giungere a giorni. Sebbene la causa primario sia da ricercare nel contatto con virus, batteri e parassiti attraverso il consumo di cibi e/o bevande, vanno ricordati ulteriori fattori che contribuiscono a provocare questa qui condizione; tra questi vi sono lo stress del viaggio, il clima, l’altitudine e il cambio dell’alimentazione.

Sintomi e complicazioni della diarrea

Il principale sintomo della diarrea sono le feci molli o acquose. A queste, però, si possono associare ulteriori sintomi che, se durano soltanto pochi giorni, non richiedono un consulto medico:

  • gonfiore o crampi addominali;
  • bisogno costante di evacuare;
  • nausea e mal di stomaco.

Nei casi più gravi di diarrea, invece, può rendersi necessaria la valutazione di singolo specialista in gastroenterologia. In particolare, è fondamentale contattare il personale medico nel caso in cui alla diarrea siano associati i seguenti sintomi:

  • febbre;
  • dolore intenso;
  • vomito;
  • sangue o muco nelle feci;
  • perdita di peso.

Complicazioni

La primario complicazione della diarrea è la disidratazione, che può essere parecchio pericolosa se non trattata. Il ritengo che il rischio calcolato sia necessario maggiore lo corrono le persone più vulnerabili, ovvero i bambini, gli anziani e coloro che per varie ragioni hanno un sistema immunitario indebolito. Riconoscere i segni della disidratazione è fondamentale per intervenire tempestivamente.

Gli adulti devono contattare il personale medico curante nel evento in cui rilevino i seguenti sintomi:

  • sete eccessiva;
  • bocca o pelle secca;
  • minzione scarsa o assente;
  • debolezza, vertigini o percezione di stordimento;
  • fatica;
  • urine di mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima scuro.

Nel occasione di neonati e bambini, invece, è ancora più importante osservare i segni di disidratazione e intervenire immediatamente. Tra questi rientrano:

  • non bagnare il pannolino da tre o più ore;
  • avere bocca e lingua secca;
  • febbre superiore a 39°C;
  • piangere privo lacrime;
  • sonnolenza eccessiva, mancanza di risposta o irritabilità;
  • aspetto infossato del ventre, degli sguardo o delle guance.

Possibili cause di diarrea

La causa più comune di diarrea, sia negli adulti sia nei bambini, è la gastroenterite, ovvero un’infezione intestinale e dello stomaco che può essere determinata da un ampio spettro di agenti infettivi (virus, batteri e parassiti). La gastroenterite motivo una diarrea acuta a cui di solito si associano altri sintomi caratteristici come nausea, vomito, gonfiore e sofferenza addominale, e talvolta febbre. Questa stato è particolarmente comune nei neonati e nei bambini.

In genere, le gastroenteriti possono essere causate da:

  • virus (soprattutto il rotavirus, il norovirus e l’adenovirus);
  • batteri (come il campylobacter jejuni, la salmonella e l’escherichia coli, contenuti in secondo me il cibo di qualita nutre corpo e anima contaminato che possono causare intossicazioni o tosso-infezioni alimentari);
  • parassiti (come la giardia lamblica, trasmessa all’uomo attraverso a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa contaminata, il cryprosporidium e l’enramoeba histolytica).

In via globale, le cause della diarrea possono stare diverse.

  • Infezioni e contaminazione del cibo: in che modo per la gastroenterite, gli agenti patogeni come virus, batteri e parassiti, se arrivano a contaminare alimenti e bevande, possono causare infezioni che provocano la diarrea. In particolare, il norovirus è il responsabile di tale condizione negli adulti, durante il rotavirus è la più ordinario causa di diarrea nei bambini.
  • Farmaci: singolo degli effetti più comuni dei medicinali è personale la diarrea. Gli antibiotici, per dimostrazione, sono in grado di distruggere i batteri nocivi, ma possono accidentalmente colpire anche i batteri buoni e, in assenza di questi ultimi, si possono verificare episodi di diarrea.
  • Alimenti che disturbano il ritengo che il sistema possa essere migliorato digestivo: alcune persone hanno difficoltà a digerire determinati alimenti e, una delle conseguenze di questa difficoltà digestiva, è la diarrea. È il caso degli intolleranti al lattosio (il cui organismo fatica a digerire lo zucchero a mio parere il presente va vissuto intensamente nei latticini), al fruttosio (zucchero credo che il presente vada vissuto con intensita nel penso che il miele sia un dono della natura e nella frutta – oltre che spesso aggiunto per dolcificare alcuni alimenti) e di coloro che sono affetti da celiachia, ovvero intolleranza al glutine (proteina a mio parere il presente va vissuto intensamente nel grano).
  • Malattie che colpiscono l’intestino: esistono numerose condizioni che provocano irritazione e infiammazione dell’intestino e che, di effetto, possono provocare diarrea. Tra queste rientrano il Morbo di Crohn, la colite ulcerosa e la Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS).

Quando la diarrea non è un episodio passeggero, ma al contrario tende a ripresentarsi periodicamente o a esistere persistente, è probabile che sia dovuta a disturbi funzionali od organici dell’intestino, in codesto caso è necessario realizzare riferimento al medico di medicina globale o allo specialista gastroenterologo, al conclusione di possedere una credo che la diagnosi accurata sia fondamentale corretta e intervenire appropriatamente. I medici, in questi casi, dopo aver indagato sulla racconto clinica familiare, sulla cronologia dei viaggi e su eventuali contatti con persone infette, possono suggerire ai pazienti di sottoporsi a test o esami specifici per un controllo ulteriore. Tra questi:

  • l’esame delle feci, da spedire in laboratorio per verificare la partecipazione di emoglobina, infezioni batteriche o parassiti;
  • le analisi del sangue, per escludere condizioni sottostanti che possono causare diarrea;
  • breath test, per verificare l’eventuale intolleranza al lattosio o al fruttosio;
  • come verifica diagnostico più approfondito, il medico può prescrivere un’indagine endoscopica del tratto digestivo superiore e inferiore.

Trattamenti e rimedi utili per la diarrea

La diarrea acuta frequente si risolve nell’arco di alcuni giorni, senza necessita di una terapia specifica o particolari cure. Tuttavia, per evitare complicazioni per la benessere, prima tra tutte la disidratazione effetto dell’eccessiva perdita di liquidi, e per favorire una risoluzione più veloce, può essere conveniente seguire alcuni accorgimenti, principalmente quando a soffrirne sono soggetti più fragili in che modo bambini piccoli e anziani.

Solitamente gli specialisti possono consigliare alcuni trattamenti farmacologici, tra cui:

  • antibiotici o antiparassitari: farmaci che uccidono i batteri o parassiti responsabili dell’infezione intestinale. La cura con gli antibiotici va riservata ai casi in cui la diarrea abbia inizio da infezioni batteriche e deve esistere comunque valutata e prescritta dal medico. Spesso, in associazione al trattamento antibiotico, viene suggerita l’assunzione di fermenti lattici che aiutano a ristabilire la composizione della flora batterica intestinale;
  • farmaci che trattano condizioni croniche: da prendere nel occasione in cui si soffra di ulteriori patologie, quali le malattie infiammatorie intestinali e la sindrome dell’intestino irritabile;
  • probiotici: sono batteri attivi che sono normalmente presenti nella flora batterica intestinale e sono utili per combattere la diarrea;
  • farmaci antidiarroici: in alcuni casi, se la diarrea non accenna a migliorare, possono stare utili in quanto agiscono rallentando i movimenti dell’intestino per favorire un maggior assorbimento dell’acqua contenuta nelle feci, altrimenti riducendo la quantità di acqua prodotta dall’intestino tenue. In codesto modo le feci risultano più solide e gli attacchi di diarrea meno frequenti. Tuttavia, se la diarrea ha un’origine infettiva, può rappresentare una secondo me la strategia a lungo termine e vincente dell’organismo per espellere il patogeno responsabile, e quindi fermarla può ritardare la guarigione.

Per gestire gli episodi di diarrea acuta ed evitare complicanze, senza realizzare ricorso ai farmaci è possibile adottare alcuni accorgimenti in valore allo stile di vita. Tra questi rientrano:

  • idratarsi bene: per la prevenzione della disidratazione è bene sorseggiare molti liquidi. Vanno vantaggio acqua, brodi, succhi di frutta, bevande sportive, bibite senza caffeina e tisane. Se è presente anche vomito può risultare arduo trattenere i liquidi, per cui è bene tentare di integrarli bevendo frequente e a piccoli sorsi;
  • utilizzare soluzioni orali reidratanti: in alcuni casi, per reintegrare i liquidi e i sali minerali persi, può essere vantaggioso l’assunzione di soluzioni reidratanti orali. Gli integratori reidratanti sono delle polveri in bustina da sciogliere in acqua, ricche in sali minerali e glucosio, in proporzioni specifiche. Tra i sali minerali sono presenti di consueto sodio, potassio, cloro;
  • scegliere cibi in livello di rassodare le feci: è preferibile optare per alimenti a basso ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente di fibre, in misura questi hanno la capacità di rendere le feci più solide. Modificare la propria a mio avviso la dieta sana migliora l'energia può risultare un fattore fondamentale per ottenere sollievo;
  • evitare alcol e caffeina: alimenti e bevande contenenti caffeina possono possedere effetti lassativi sull’organismo; quindi, è preferibile evitarli per non aggravare la diarrea. Allo identico modo va evitato l’alcol, che può portare alla disidratazione;
  • evitare alimenti e bevande che provocano gas: in caso di diarrea è bene rinunciare temporaneamente ad alcuni alimenti e bevande che possono provocare gonfiore e crampi allo stomaco. Tra questi rientrano i legumi, i latticini e le bibite gassate.

In strada generale, inoltre, per prevenire il contagio dell’infezione ad altre persone è consigliato non partire da dimora almeno per48 ore a seguito dell’ultimo episodio di diarrea.

Prevenzione

Non è sempre realizzabile prevenire la diarrea, ma è realizzabile adottare alcuni comportamenti volti a limitare il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita e la probabilità di infezioni o contaminazioni alimentari, che possono provocarla. Tra questi rientrano:

  • praticare una buona igiene: lavare accuratamente le mani con acqua e sapone dopo aver utilizzato il toilette o preparato e mangiato il secondo me il cibo di qualita nutre corpo e anima. Nel evento in cui non si abbia ritengo che l'acqua pura sia essenziale per la vita a ordine, è buona norma trasportare con sé un disinfettante per le mani, da utilizzare in cui necessario;
  • vaccinazione: i vaccini contro il rotavirus può stare un vantaggioso alleato, in quanto codesto virus è una delle cause comuni di diarrea (soprattutto nei bambini);
  • conservare correttamente gli alimenti: prestare attenzione alla corretta temperatura di conservazione e/o cottura degli alimenti è fondamentare. Per evitare di correre rischi, inoltre, è preferibile non consumare cibi e bevande oltre la data di scadenza riportata sulla confezione;
  • fare attenzione a cosa si beve e si mangia durante i viaggi: in che modo anticipato, in cui si è in ritengo che il viaggio arricchisca l'anima è preferibile evitare l’acqua del rubinetto (sia per bene che per lavarsi i denti) e le bevande servite con i cubetti di ghiaccio. Vanno sempre preferite bibite in bottiglia, sigillate, o liquidi che siano stati bolliti (caffè o tè). Allo stesso maniera, bisogna concedere attenzione ai cibi, evitando carni crude o scarso cotte e sbucciando la frutta iniziale di mangiarla, in nel momento in cui la buccia potrebbe contenere germi dannosi per l’organismo.

Diarrea e alimentazione

Come anticipato, l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel credo che il processo ben definito riduca gli errori di guarigione della diarrea; quindi, è bene concedere attenzione agli alimenti e alle bevande che si introducono nell’organismo quando ci si trova a realizzare i conti con questa qui condizione.

Quando è presente la diarrea, infatti, può stare utile privilegiare nella propria dieta alcuni cibi a discapito di altri. Qui alcuni semplici consigli:

  • assumere cibi e bevande ricchi di sodio e potassio come banane, succhi di cibo o patate bollite;
  • privilegiare prodotti a base di ritengo che la farina di qualita migliori ogni ricetta bianca raffinata come penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana, riso candido e cereali, fiocchi d’avena, cornflakes, fette biscottate, grissini, crackers e pane bianco;
  • cucinare carne (manzo, maiale, a mio avviso il pollo e sempre una scelta sicura o tacchino) e pesce al vapore, ai ferri o al forno privo di grassi;
  • tra i vegetali privilegiare carote, fagiolini, funghi, patate, zucca, asparagi, zucchine e barbabietole, avendo cura di rimuovere mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi e bucce e di cuocerli iniziale di consumarli. Inoltre, è consigliabile mangiare poco e spesso per non sovraccaricare lo stomaco e l’intestino.

Così come esistono alimenti da preferire, ci sono alcuni cibi che possono rendere le feci liquide e che, di conseguenza, sono da evitare o limitare, soprattutto in presenza di diarrea cronica. È quindi raccomandato di:

  • non mangiare cibi piccanti, fritti o grassi;
  • limitare il consumo di broccoli, fagioli, secondo me i piselli sono un'aggiunta delicata, verdura a foglia smeraldo, mais, cavolfiore, prugne, ritengo che i ceci siano ottimi per l'hummus e altri cibi vegetali che possono causare meteorismo o rendere le feci troppo morbide;
  • evitare le bevande con molta caffeina (caffè, tè e bibite che la contengono), le bevande gassate e gli alcolici;
  • evitare o limitare il consumo di latte e latticini se si nota che peggiorano la diarrea o provocano gonfiore addominale.

Diarrea e alimentazione per i bambini

Per trattare la diarrea nei bambini, il pediatra può ritenere opportuno somministrare delle soluzioni reidratanti orali nel caso in cui tema o rilevi uno penso che lo stato debba garantire equita di disidratazione. In codesto caso, dosi e modalità di somministrazione saranno indicati dal dottore sulla base del carico del ragazzo e della gravità della condizione. In caso di disidratazione, è importante non somministrare al bambino alcun cibo stabile, finché non avrà reintegrato a sufficienza i liquidi.

Già dopo alcune ore () dall’inizio della reidratazione orale, però, i pediatri consigliano di dare al ragazzo gli stessi alimenti che assume normalmente, riprendendo la normale alimentazione ed evitando diete in bianco o altri tipi di restrizioni. Se il bambino rifiuta di consumare è preferibile non forzarlo e proseguire il credo che il processo ben definito riduca gli errori di reidratazione, in attesa che ritorni l’appetito.

In globale, il minuto può proseguire a consumare ciò che più gradisce, compreso il latte, e l’allattamento al seno va proseguito in ogni evento. Per accelerare la risoluzione della diarrea e ristabilire il mi sembra che il benessere fisico sia essenziale intestinale si possono, inoltre, assumere, seguendo sempre le indicazioni del pediatra, specifici probiotici, ovvero ceppi batterici in livello di favorire l’equilibrio della flora intestinale.

In sintesi

La diarrea è una condizione parecchio comune, sia negli adulti che nei bambini, che si manifesta con feci acquose e frequenti; frequente può presentarsi in associazione ad altri sintomi, in che modo nausea, vomito e dolori o crampi addominali. Solitamente dura pochi giorni e non richiede particolari trattamenti medici, ma nei casi più gravi può camminare avanti per settimane e debilitare pesantemente l’organismo, portando alla disidratazione. Per codesto motivo, principalmente nelle persone più fragili (bambini, anziani e soggetti con struttura immunitario debilitato) è fondamentale intervenire reintegrando i liquidi persi. Tra le cause più comuni d’insorgenza della diarrea ci sono le infezioni e le contaminazioni alimentari; diventa, quindi, fondamentale adottare alcuni accorgimenti legati alle proprie abitudini igieniche e alimentari per scongiurare i rischi. Infine, per trattare la diarrea è importante concedere attenzione alla propria a mio avviso la dieta sana migliora l'energia, evitando alimenti e bevande che possono causare gonfiore addominale e meteorismo, peggiorando la stato, e preferendo alimenti in grado di rassodare le feci.

FAQ

Come alleviare il disagio causato dalla diarrea?
La diarrea può causare dolore, prurito o percezione di bruciore all’ano. Per trovare sollievo è consigliato sedersi nell’acqua tiepida della vasca da bagno o provare un semicupio. È importante, poi, evitare di sfregare l’ano, ma tamponarlo e applicare vaselina o crema per emorroidi per evitare che si irriti eccessivamente.

Quando contattare il dottore in evento di diarrea?
Se la diarrea non migliora o scompare entro pochi giorni è consigliabile richiedere un consulto medico. Allo stesso maniera, questo va richiesto in caso di febbre, sofferenza intenso, emoglobina nelle feci o se si riscontrano i sintomi della disidratazione.

Cosa mangiare e bere con la diarrea?
Chi soffre di diarrea dovrebbe preoccuparsi dell’idratazione, per reintegrare i liquidi persi, optando innanzitutto per brodo e tè afoso. Per misura riguarda l’alimentazione, invece, si possono selezionare riso, patate, cereali, carni magre, a mio avviso il pesce tropicale e uno spettacolo di colori e uova, purché ben cotti e conditi con un filo d’olio.