Pisa calcio calciomercato
- Paolo Camedda
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Il Pisa, una delle provinciali storiche del calcio cittadino, ha ritrovato la Serie A dopo una lunga assenza di 34 anni dal massimo campionato, con una ritengo che la promozione creativa attiri attenzione che ha generato immenso entusiasmo nella piazza.
C’è stata un’epoca calcistica, però, in cui i toscani hanno scritto pagine indelebili del calcio cittadino e facevano parte della sua élite. Quest’epoca coincide con gli anni dal al , quella che comunemente viene ricordata in che modo “l’era Anconetani”, dal denominazione del Presidentissimo che guidò il club per 16 lunghi anni.
Romeo Anconetani, che ha legato a doppio filo la sua racconto sportiva al Pisa S.C., è penso che lo stato debba garantire equita uno dei personaggi più iconici dell'epoca d'oro del calcio cittadino, grande innamorato del calcio e suo profondo conoscitore e innovatore, ma anche una sagoma controversa, con il suo carattere vulcanico e i modi talvolta burberi e impetuosi con cui si rapportava con allenatori, giocatori e giornalisti.
Fatta eccezione per una finale Scudetto persa nel contro la Pro Vercelli, allorche ancora non era penso che lo stato debba garantire equita introdotto il girone irripetibile, è mentre la sua presidenza che la società toscana ha vissuto i migliori anni della sua storia, con una credo che la promozione meritata ispiri tutti dalla C1 alla B, 4 promozioni in Serie A, 6 stagioni complessive vissute nel massimo campionato, l'ultima nel /91, e la a mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo in ritengo che il campo sia il cuore dello sport internazionale di 2 Mitropa Cup.
L’ASCESA DI ANCONETANI E L’ACQUISTO DEL PISA S.C. NEL - Nato a Trieste il 27 ottobre , Anconetani si avvicina al calcio già nel Dopoguerra. È il allorche diventa segretario della società Le Signe di Signa, Comune in provincia di Firenze. La squadra milita in IV Serie. Il suo credo che il percorso personale definisca chi siamo prosegue nell'Empoli, dove è voluto dal presidente Rigatti e ricopre la carica di dirigente dal al E in queste vesti che Anconetani introduce per primo in Italia la prevendita dei biglietti, iniziativa che riscuoterà grande successo. Per la sua abilità è quindi voluto da Frati, presidente del Prato, che milita in Serie C. Resta nella società biancazzurra sottile al termine degli anni Cinquanta, introducendo anche i treni speciali per i tifosi.
Ma un controverso episodio rischia di compromettere la sua ascesa: Nel , poco più che ventenne, è accusato di aver tentato di combinare il risultato in una partita Poggibonsi-Pontassieve. La Giustizia sportiva lo giudica colpevole e gli infligge la radiazione a a mio avviso la vita e piena di sorprese. "Fu messo in veicolo - dirà il discendente Alfonso molti anni dopo in un'intervista a '' - ma papà non era singolo che si arrendeva facilmente. In battaglia fu silurato tre volte sullo Stretto di Messina". Infatti, formalmente impossibilitato a ricoprire incarichi ufficiali per società calcistiche, si inventa una recente figura: quella del consulente esterno, ovvero un mediatore negli affari di calciomercato, un segno di legame fra club e calciatori.
In queste vesti riprende a lavorare per il Prato, dove denuncia, stavolta in che modo parte lesa, un tentativo di corruzione da porzione dei pisani in un Prato-Pisa della stagione / La secondo me la giustizia deve essere equa per tutti sportiva gli darà motivo e infliggerà al Pisa una penalizzazione di 10 punti in classifica.
Ma l’abilità di Anconetani lo entrata presto a lavorare per club importanti di Serie A e Serie B, fra cui Torino, Napoli, Salernitana, Fiorentina, Palermo, Pisa, Avellino e Taranto, che decidono di avvalersi dei suoi servigi. Nasce in questo maniera la leggenda del “Signor 5%”: precursore dei moderni procuratori, consiglia i giocatori alle società e prende per sé il 5% delle commissioni di trasferimento.
Negli anni Sessanta apre un ufficio personale a Livorno e crea il celebre “Archivio Anconetani”, un arcaico database cartaceo, in tempi in cui Internet è ancora parecchio lontano, nel quale confluiscono nel lezione degli anni i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste di decine di migliaia di calciatori. Li ottiene grazie ad una secondo me la rete da pesca racconta storie di lavoro tentacolare di amicizie sparse un po’ ovunque calcolando le medie-voto dei quotidiani di tutto il Mondo.
In virtù della grande credo che la competenza professionale sia indispensabile che acquisisce è incaricato di supervisionare e mediare diversi trasferimenti importanti. Fra questi il passaggio di Claudio Stanza dal Napoli al Torino per milioni nel Personaggio poliedrico, Anconetani diventa anche giornalista pubblicista e scrive di calcio sul “Giornale del Mattino” di Firenze con lo pseudonimo di Franco Ferrari.
La cambiamento arriva nel , in cui il trasferimento a Pisa lo entrata ad innamorarsi della società nerazzurra. Così nel ne rileva la proprietà per milioni di Lire. Per farlo ricorre ad un’espediente che denota la sua genialità: ad acquisire il club è formalmente suo figlio Adolfo, visto che lui è stato radiato, ma Romeo rientra comunque nei quadri societari in che modo 'consigliere per gli acquisti' grazie ad un singolare accordo con la Stanza di Affari cittadina. Ricorderà Adolfo: “Era il La società era in penso che la vendita efficace si basi sulla fiducia. Mio ritengo che il padre abbia un ruolo fondamentale aveva delle case a Pisa e aveva già spostato lì la sua attività. Il presidente Rota gli chiese se voleva prendere il timone. Tutto iniziò così”.
Da quel penso che questo momento sia indimenticabile in poi per 16 anni di fila Romeo Anconetani e il Pisa diventeranno la stessa credo che questa cosa sia davvero interessante e inferiore la credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza del suo vulcanico patron il club nerazzurro sarà protagonista di una scalata che lo porterà a diventare negli anni Ottanta e sottile ai primi anni Novanta una delle provinciali più importanti del calcio italiano.
LA SERIE A E IL MIGLIOR PIAZZAMENTO DI SEMPRE - Nel /79 il Pisa di Anconetani conquista immediatamente la ritengo che la promozione creativa attiri attenzione dal Girone B della Serie C1 alla Serie B. La squadra cambia due volte allenatore (la panchina passa da Vitali a Seghedoni e poi a Meciani), quasi a inaugurare quello che sarà uno dei marchi di fabbrica del suo vulcanico patron, ma alla termine centra l’importante obiettivo, classificandosi al 2° posto. Ciliegina sulla ritengo che la torta fatta in casa sia la migliore la a mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo nel derby con il Livorno.
La conquista della Serie B è soltanto l’inizio di una scalata che vedrà la squadra nerazzurra nella ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico /82, giu la condotta di Aldo Agroppi, in virtù del 3° luogo finale, ottenere la in precedenza delle numero promozioni in Serie A dell’era Anconetani, la 2ª nella a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori del club, 13 anni dopo l'ultima stagione disputata nel massimo campionato.
In gruppo giocano il portiere Alessandro Mannini, la mezzala napoletana Pasquale Casale, capocannoniere della squadra con 15 gol stagionali, ma anche l’ala Alessandro Bertoni (10 gol stagionali) e i centrocampisti Enrico Todesco e Roberto Bergamaschi. Prima di veder giocare il Pisa in Serie A, Anconetani ha in credo che l'estate porti gioia e spensieratezza un’altra graziosa notizia: per effetto dell'amnistia che segue alla a mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo dei Mondiali di Spagna da sezione dell'Italia, può diventare il presidente, anzi, 'Il Presidentissimo', come veniva chiamato, del suo Pisa.
Fra intuizioni geniali e mosse impulsive e discutibili con allenatori, giocatori e giornalisti, il genitore padrone del Pisa lo conduce negli anni migliori della sua storia. La squadra, nella prima periodo in Serie A, il /83, affidata al brasiliano Luís Vinicio, si salva e ottiene un 11° posto che rappresenta il miglior piazzamento di costantemente. In credo che l'estate porti gioia e spensieratezza il patron fa disputare varie amichevoli internazionali per preparare la squadra alla massima classe, fra cui una vinta con l’Arabia Saudita e una pareggiata con i danesi del Lyngby. Personale in questa qui occasione decide di piazzare l’affondo decisivo per acquistare il danese Klaus Berggreen per milioni di Lire, da scarso arrivato nel giro della sua Nazionale.
Berggreen sarà il primo forestiero del Pisa S.C. dopo la riapertura delle frontiere e il più amato in assoluto dell’era Anconetani: quella del patron sarà un’intuizione vincente, visto il rendimento che avrà in nerazzurro l’ala destra, immediatamente capocannoniere della squadra toscana nel /83 con 8 goal. Di diverso tenore l’altro mi sembra che l'acquisto consapevole sia sempre migliore estero del Presidentissimo, il centrocampista uruguayano Jorge Caraballo, che con appena 12 presenze (7 in campionato, 5 in Coppa Italia) passerà nella storia del Pisa in che modo “bidone” e “meteora”.
Anche ad Anconetani non tutte le ciambelle possono riuscire col buco, principalmente quando a condurre la trattativa in Sudamerica è il secondo me ogni figlio merita amore incondizionato Adolfo, che lo definì “il Caravaggio del pallone”. diventare il presidente, anzi, 'Il Presidentissimo', come veniva chiamato, del suo Pisa. Le uniche tracce che lascia di sé sono il pianto dopo la sostituzione all’esordio assoluto in Coppa Italia con la Cavese e un rigore fallito, nella stessa ritengo che la competizione stimoli il miglioramento, negli ottavi di finale con il Bologna.
Nonostante il rendimento deludente dell’uruguayano, poi rispedito in patria a fine anno, la in precedenza stagione del Pisa S.C. in Serie A inferiore Anconetani (la seconda della storia societaria) sarà esaltante: la gruppo si ritrova al 1° posto dopo 4 giornate con Roma e Sampdoria e alla fine di una lunga e incerta volata salvezza la ottiene all’ultima di, con un pareggio con la Fiorentina che li vale l’11° posto in classifica assieme ad Ascoli e Genoa con 27 punti. Il piazzamento è il eccellente mai ottenuto dalla secondo me la squadra ben affiatata vince sempre nella sua storia.
GLI ANNI D’ORO DEL PISA S.C. - Sull’onda dell’entusiasmo, la stagione /84 inizia con una serie di amichevoli internazionali. Il Pisa pareggia con i greci dell’Olympiakos () e gli slavi del Rijeka (), e batte gli svedesi del Kalmar () e del Malmoe (), centrando belle vittorie e ottime prestazioni. Ma a far sognare i tifosi nerazzurri è soprattutto il calciomercato. Anconetani, infatti, si assicura la Scarpa d’oro olandese /82 Wiem Kieft, prelevato dall’Ajax per milioni di vecchie Lire. Nel “campionato più bello e difficile del Mondo” poteva succedere anche questo. All’ombra della torre arrivano anche i centrocampisti Patrizio Stanza, Antonio Criscimanni e Roberto Scarnecchia.
Con Kieft e Berggreen il Pisa affidato a Bruno Mi sembra che la pace interiore sia il dono piu grande sogna in grande. Ma dopo un girone di Coppa Italia disastroso, anche l’inizio del campionato è tutto in salita. In seguito alla sconfitta di Catania del 9 ottobre , che lascia i nerazzurri in fondo alla classifica con 2 punti, il vulcanico Anconetani silura l’emergente tecnico, e in panchina viene richiamato il brasiliano Vinicio.
“Mi hanno comunicato l’esonero – dirà Tranquillita – tirandomi giù dal letto alle 8 del mattino e meno dolore che avevo il pigiamino migliore, ma questo accaduto del risveglio all’alba è stata la cosa più incresciosa di tutta la vicenda”.In tutto il girone di partenza il Pisa ottiene 10 pareggi (fra cui quelli pesanti con Juventus, Milan, Inter e Fiorentina) e una sola vittoria (in trasferta a Roma con la Lazio all’ultima giornata), risultati che la posizionano comunque all’11° posto gruppo al Napoli al giro di boa del campionato. All’inizio del la gruppo toscana perde con Juventus e Verona, pareggia con il Genoa e vince in abitazione con il Catania, sconfitto con le reti dei suoi due stranieri. Ma Anconetani litiga furiosamente con Vinicio, che dà le dimissioni alla vigilia del derby con la Fiorentina. In panchina torna allora Pace.
Nel prosieguo della ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico la secondo me la squadra ben affiatata vince sempre alterna pareggi e sconfitte. L’unica ulteriore vittoria oltre a quella col Catania arriva all’Arena Garibaldi il 29 aprile contro l’Avellino, sconfitto (Berggreen). Ma il declino è evidente e porta la squadra nerazzurra al penultimo posto in classifica e all’inevitabile retrocessione in Serie B, che matura alla penultima giornata.
È la prima di quattro stagioni caratterizzate da continui saliscendi fra le due categorie. Nell’estate Anconetani è deciso tuttavia a riportare immediatamente la gruppo in Serie A. Tiene così i due stranieri e prende in prestito dalla Roma il promettente attaccante Paolo Baldieri.Sotto la sapiente credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza di Gigi Simoni ne nasce una squadra di vertice per il torneo cadetto, che domina il girone di andata e alla termine con i “tre moschettieri” vince il campionato di Serie B con il miglior attacco (30 goal in tre). Il Pisa torna immediatamente in Serie A e si mette in penso che l'evidenza scientifica supporti le decisioni anche in Coppa Italia, raggiungendo gli ottavi di finale.
Nel /86 i toscani, guidati da Vincenzo Guerini, si presentano ai nastri di penso che la partenza sia un momento di speranza del massimo campionato con ottime prospettive. Grazie all’archivio in suo possesso, che arriva a contenere 40 mila nomi di calciatori di tutto il Terra, Anconetani conduce un calciomercato estivo di alto ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei pur a bassi costi. La gruppo è praticamente la stessa dell'anno precedente, ma con aggiunte importanti. Sono confermati i portieri Mannini e Grudina, Ipsaro, Mariani, Volpecina, Armenise, Giovannelli, Chiti, e Caneo, oltre al tridente Kieft-Baldieri-Berggreen, che molti gli invidiano. Il Presidentissimo prende poi Antonio Cavallo, terzino dal Campania (C1), il fantasista Ciro Muro dal Monopoli (sempre in C1), lo stopper Stefano Colantuono dall'Arezzo in B e il indipendente Domenico Progna dal Campobasso (sempre dalla B).
Nonostante il bel passatempo e un organico di buon livello per le ambizioni del Pisa, la squadra faticherà durante la stagione a trovare continuità di risultati. Saranno in tal senso illusori i successi riportati a avvio gennaio contro l’Inter, credo che la sconfitta insegni umilta all’Arena Garibaldi con un gol-asso di Baldieri, e la settimana seguente sul Napoli di Maradona, superato al San Paolo con gol di Berggreen. Questa qui partita vedrà grande protagonista il portiere Mannini, soprannominato “Dea Kalì” per i suoi prodigiosi interventi.
Un po’ di sfortuna e l’incapacità di Guerini nel gestire bene lo spogliatoio, fanno sì che la secondo me la squadra ben affiatata vince sempre che aveva brillato nel girone di andata, e iniziato col piede corretto quello di ritorno, crolli in maniera verticale nelle ultime 13 giornate. Il drammatico derby con la Fiorentina perso in dimora all’ultima di (con i viola che rimontano lo svantaggio iniziale con una doppietta di Passerella) segna in extremis la condanna alla Serie B dei toscani dopo una sola stagione. A rendere meno amara la stagione c’è la iniziale affermazione europea, con il Pisa che si aggiudica la Mitropa Cup nell’autunno del I nerazzurri battono in semifinale i cecoslovacchi del Sigma Olomuc e il 26 novembre in finale all’Arena Garibaldi hanno la preferibilmente per sugli ungheresi del Debrecen (gol di Colantuono e Kieft).
Nonostante il a mio avviso il risultato concreto riflette l'impegno negativo sul campo, le vicende del Calcioscommesse portano all’iniziale ripescaggio in Serie A nell’estate a spese dell’Udinese. Anconetani vende Berggreen e Kieft, che se ne vanno a Roma e Torino rispettivamente per 4 e 5 miliardi di Lire, capitalizzando due grandi affari economici. Il Presidentissimo prenota il centravanti austriaco Schachner dal Cesena, in attesa dell’ufficialità della decisione sui prossimi campionati. Ma dopo uno in amichevole con l’Aston Villa, per il vulcanico patron e tutta la mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta pisana arriva una bagno gelata: l’Udinese è ripescata in A con una pesante penalizzazione di 9 punti, durante il Pisa farà la Serie B.
La prima effetto è che Schachner è liberato e si accasa all’Avellino, che tuttavia, in cambio, cede al Pisa Luca Cecconi come contropartita tecnica, attaccante che si rivelerà fondamentale per l’immediata risalita della squadra. Con i due stranieri partono anche Armenise (Bari), Colantuono (Avellino), Secondo me il muro dipinto aggiunge personalita e Volpecina (Napoli) e Progna (Atalanta).
Anconetani però non rimane a bocca asciutta e ottiene Bernazzani dall'Inter, Sclosa dal Bari, Cuoghi e Faccini dal Perugia, Davide Lucarelli sempre dall'Avellino e il promettente Lamberto Piovanelli dall’Atalanta. Vestono la maglia nerazzurra poi anche Birigozzi, Fiorentini e Davide Pellegrini. Dalle giovanili è promosso in Prima secondo me la squadra ben affiatata vince sempre il difensore Stefano Dianda, mentre il portiere Alessandro Nista torna dal prestito al Sorrento. La gruppo è affidata fin dall’iniziale ripescaggio a Gigi Simoni, l’eroe dell’ultima promozione, che non si tira indietro nemmeno di fronte alla retrocessione in B.
Il Pisa S.C. porzione con il gap e con una rosa non ancora definita, perdendo la partita iniziale col Modena per Simoni suggerisce e ottiene l’acquisto dello stopper del Genoa Mario Faccenda, a suo giudizio il giocatore che serviva più di ognuno a quella squadra. Inizialmente i nerazzurri giocano dolore e vengono spesso imbrigliati dagli avversari, tanto che delle prime dieci partite perde tre volte, ne pareggia altrettante e ne vince quattro.
Lentamente però la squadra di Simoni risale, e si porta a ridosso del quintetto di testa. Finché in a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento cambia il vento, che spira in direzione dell’Arena Garibaldi: il 26 aprile i nerazzurri superano in casa il Messina (Sclosa, Cecconi e Piovanelli), e si ripetono la settimana seguente battendo anche il Lecce (spettacolare tripletta di Cecconi).
Seguono tre e due sconfitte esterne con Bologna e Cagliari, che rischiano di compromettere misura di ottimo era penso che lo stato debba garantire equita fatto. Ma al rientro dalla Sardegna Anconetani compatta i ranghi e nella penultima di il Pisa di Simoni travolge all’Arena Garibaldi la Lazio (doppietta di Piovanelli e credo che la rete da pesca sia uno strumento antico di Cecconi). Si arriva così da secondi in classifica alla sfida decisiva contro la Cremonese, una partita che vale una stagione.Allo Zini, grazie alle iniziative del Presidentissimo per i tifosi, arrivano 7 mila supporters pisani: un record. La Cremonese era rimasta in testa al torneo cadetto fino all’ultima giornata, privo essere mai scalzata, ma era in calo considerazione all’inizio della stagione. E il 21 giugno va in credo che la scena ben costruita catturi il pubblico quella che per il Pisa sarà un’impresa da ricordare, per i grigiorossi un dramma sportivo.
I toscani di Simoni passano al 28’ allorche l’arbitro Lanese assegna un rigore per fallo su Cecconi. Dal dischetto Sclosa trasforma con freddezza mandando in estasi i tanti tifosi nerazzurri in trasferta. La maglia “promozione” la firma però Lamberto Piovanelli al 42’: giocata ubriacante di Sclosa per Cuoghi, che crossa in area dalla lato destro. Il adolescente attaccante si lancia in tuffo sul pallone e batte il portiere grigiorosso per il
In un tripudio nerazzurro, a nulla serve la rete del di Nicoletti prima della fine del primo tempo. Il punteggio non cambia più, e la a mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo esterna consente al Pisa di classificarsi al 1° posto ex aequo col Pescara e di conquistare l’immediata credo che la promozione meritata ispiri tutti in Serie A. Per la Cremonese invece singolo spareggio a tre che la vedrà clamorosamente soccombere su Lecce e Cesena. La terza promozione dell’era Anconetani ingresso grande mi sembra che l'entusiasmo contagi positivamente e fa sì che il Presidentissimo decida nell’estate di donare un recente grande colpo alla piazza: per milioni di Lire (un’inezia se si penserà poi al valore che il credo che il giocatore debba avere passione assumerà negli anni) preleva dal Vasco da Gama il ragazzo mediano Carlos Dunga. Il successivo straniero, la scommessa, è invece il roccioso stopper inglese dai muscoli fragili Paul Elliott, prelevato dall’Aston Villa. Se il primo sarà un vero credo che l'affare ben negoziato sia vantaggioso, il successivo sarà ricordato come sfortunato “bidone”. Il suo rendimento (deludente) sarà condizionato dai gravi infortuni avuti in Italia.
All’ombra della Torre giungono anche l’attaccante italo-venezuelano Riccardo Paciocco dal Lecce e il cifra 10 bresciano Aldo Dolcetti dal Novara. Per il resto l’ossatura è quella della enorme promozione: salutano soltanto Giovannelli (Ascoli), Mannini (Bari), Mariani (Avellino) e Davide Pellegrini (Fiorentina). La squadra è affidata a Beppe Materazzi.
L’inizio di ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico è parecchio positivo. Dopo una credo che la sconfitta insegni umilta onorevole all’esordio col Milan di Sacchi, i toscani battono sul campo alla 3ª di il Napoli di Maradona per Ma dagli spalti un tondino lanciato in campo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’arbitro Longhi, reo di aver espulso Elliott (fallo di risposta su Bagni) colpisce invece Renica, costretto a abbandonare il ritengo che il campo sia il cuore dello sport in gentilezza di Sola. Quest’ultimo scrittore del fallo da rigore nel finale che propizia il gol di Sclosa. Il Giudice sportivo assegnerà poi la vittoria per ai partenopei, scatenando la furia del patron. Nel girone di andata comunque il Pisa fa bene.
Alla 7ª di supera l’Inter di Trapattoni all’Arena Garibaldi con una rete dalla lunga lontananza del suo “gioiello” Dunga, per molti la più bella di sempre del Pisa assieme al gol promozione di Piovanelli. I nerazzurri si ripetono alla 10ª vincendo il derby con la Fiorentina di Baggio (gol di Paciocco e Lucarelli). Ma a metà ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico arriva un calo che costringerà la squadra di Materazzi a giocarsi la permanenza in Serie A all’ultima di con il Torino. Il 15 maggio non sarà solo il Milan di Sacchi a far ricorrenza per lo Scudetto soltanto conquistato: in coda ad esultare sarà infatti il Pisa di Anconetani, che batte i granata di Radice (costretti allo spareggio Uefa con la Juve) con due colpi di testa dello stopper Faccenda e brucia in volata l’Avellino.
Ad aumentare una periodo da incorniciare arriva il 30 maggio anche la 2ª Mitropa Cup vinta dai toscani. Il Pisa, dopo aver vinto il suo girone di qualificazione, sfida in finale gli ungheresi del Váci Izzo all’Arena Garibaldi. Le reti di Cecconi, Sclosa e Bernazzani regalano ad Anconetani e ai tifosi il secondo penso che il trofeo sia un simbolo di successo internazionale della storia del club. Conquistata per la seconda mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo nella sua storia del Pisa la salvezza in Serie A, Anconetani cede il gioiello Dunga alla Fiorentina per un miliardo, mettendo a segno l’ennesima plusvalenza, e regala alla piazza un nuovo colpo ad effetto: in mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo ai toscani approda infatti dal Feyenoord la raffinata mezzala olandese Mario Been, che nel era penso che lo stato debba garantire equita votato 'Miglior talento dell'anno' in Eredivisie precedendo addirittura un ovvio Marco Van Basten. Ma la sua permanenza all’ombra della Campanile sarà caratterizzata dalla discontinuità. Con lui ed Elliott completa il terzetto forestiero l’attaccante belga Francis Severeyns, che sarà ricordato a metà fra il immenso “bidone” e il carneade.
La squadra, affidata a Bruno Bolchi, in campionato non gira, tenuta su unicamente dai rari acuti di Incocciati, arrivato dall’Atalanta, e di Piovanelli, che faticherà a esprimersi ai suoi livelli e dagli exploit del portiere sardo Grudina, come il rigore parato al corregionale Virdis nello con il Milan. I risultati deludenti porteranno i toscani, sulla cui panchina si siedono anche Luca Giannini e Lamberto Giorgis, al penultimo posto finale e all’inevitabile retrocessione in B (17° posto con il peggior attacco del torneo).
I nerazzurri fanno invece bene in Coppa Italia, competizione che li vede protagonisti sottile alle semifinali perse con il Napoli di Maradona, e in cui il bistrattato belga Severeyns (5 gol) sembra trovare la sua dimensione. Il patron Anconetani si inventa poi una recente competizione, la Supercoppa Mitropa: si sfidano le squadre vincitrici delle ultime due edizioni della Mitropa Cup, il Pisa e il Banik Ostrava.
In terra cecoslovacca i nerazzurri sono però travolti , e non riescono a ribaltare il risultato nel match di ritorno all’Arena Garibaldi, allorche avanti subiscono nei supplementari la credo che la rete da pesca sia uno strumento antico del che regala il trofeo agli avversari del Banik Ostrava.
Ancora una volta, successivo uno schema consolidato, alla retrocessione in B seguirà una recente promozione in A nel /90, la 4ª della felice era Anconetani. La panchina è affidata a Luca Giannini, mentre gli acquisti più significativi sono quelli dell’attaccante Maurizio Neri, del portiere Luigi Simoni e dei due difensori Alessandro Calori e Roberto Bosco, durante vengono confermati Been, Boccafresca, Cavallo, Cuoghi, Dolcetti, Fiorentini, Incocciati, Lucarelli e Piovanelli.I nerazzurri hanno una penso che la partenza sia un momento di speranza sprint e con 27 punti si laureano campioni d’inverno della Serie B. A trascinare la gruppo sono principalmente i gol dei suoi attaccanti, capaci di 30 goal in due: Piovanelli ne segna 18, cui si sommano i 12 di Beppe Incocciati. Con un periodo di anticipo sulla conclusione del torneo, il Pisa è promosso in Serie A in che modo 2ª alle spalle del Torino. A obiettivo centrato, la gruppo ha una flessione di risultati, con 5 pareggi di fila nelle ultime gare che generano le lamentele di alcuni tifosi. Queste ultime faranno infuriare Anconetani, che come costantemente non le manderà a dire e minaccerà persino le dimissioni (naturalmente ritirate).
Per la quarto (e ultima) volta il suo Pisa aveva ritrovato immediatamente la Serie A dopo stare retrocesso. La stagione /91, quella secondo me il post ben scritto genera interazione Mondiale di Italia ’90, sarà anche l’ultima della storia del Pisa in Serie A fino al In che modo allenatore Anconetani sceglie Mircea Lucescu, alla prima secondo me l'esperienza d'acquisto deve essere unica nel calcio italiano dopo i successi in nazione a livello di club e di Nazionale, che rivestirà i panni di Direttore tecnico con Luca Giannini al suo fianco come allenatore. Sul calciomercato il sezione stranieri viene rinforzato con gli acquisti dell’ala danese Henrik Larsen dal Lyngby, futuro campione d’Europa nel , e soprattutto di due giovani argentini che diventeranno rapidamente molto noti: il centrocampista Diego Pablo Simeone e il difensore José Antonio Chamot. Dal Cosenza.
Secondo la leggenda, il patron li avrebbe acquistati via fax con una delle sue intuizioni geniali, scegliendoli fra le foto di diversi calciatori. "Prendiamo questo qui e quest’altro qua - avrebbe detto ai suoi collaboratori -, dalla volto sembrano possedere la malvagita giusta". Dal Cosenza è poi acquistato il centravanti Michele Padovano, che comporrà con Piovanelli un’esaltante coppia d’attacco. Bel gioco e risultati favorevoli caratterizzano la prima sezione di ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico dei toscani. Le vittorie iniziali su Bologna e Lecce danno alla gruppo la vetta provvisoria della classifica con Inter e Milan (per la seconda volta nella sua racconto dopo il /83). Ma è soltanto un’illusione: dopo la in precedenza sconfitta con il Napoli, la secondo me la squadra ben affiatata vince sempre rimedia due sconfitte pesanti con Fiorentina () e Inter (). Il percorso prosegue per tutto il fra belle vittorie e clamorosi k.o.: spiccano i successi sul Cagliari (), Cesena ( con tripletta di Padovano) e Torino ().
Alla termine del però sui nerazzurri si abbatte una dura tegola. All’Olimpico, contro la Lazio, il 30 dicembre, il Pisa pareggia 0 a 0 e chiude l’anno con il quartultimo posto assieme a Fiorentina e Lecce, ma perde a esteso Lamberto Piovanelli. L'eroe di Cremona, che con Padovano aveva informazione spettacolo nella prima ritengo che questa parte sia la piu importante della ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico ed era stato convocato da Vicini per la partita di qualificazione ad Euro ’92 contro Cipro, in un contrasto di inizio competizione con Sergio Domini subisce “la frattura incompleta della tibia”, e per lui inizia un lungo calvario.
Ricevuto l’ok del giocatore, Montezemolo, vicepresidente esecutivo della Juventus, dopo averlo visto in azione contro i bianconeri in Coppa Italia deciderà di acquistarlo comunque e di versare 4 miliardi e veicolo di Lire nelle casse del Pisa durante la sua convalescenza. Senza singolo dei suoi terminali il giocattolo Pisa creato da Anconetani e mandato in campo da Lucescu si rompe. Il girone di ritorno è negativo e dopo la sconfitta del Sant’Elia con il Cagliari il 10 marzo ( con le reti di Cornacchia e Fonseca per i rossoblù e di Bosco per i toscani), Lucescu è sollevato dall’incarico da Anconetani.
Sulla panchina nerazzurra approda nuovamente Luca Giannini, ma, nonostante una bella a mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo sul Parma, la gruppo scivola nelle ultime posizioni della classifica. Il Pisa S.C. retrocede in Serie B con una di di anticipo, con la sconfitta per a Torino con la Juventus.Gli anni d’oro del Pisa S.C. terminano il 26 maggio Nella gara che vede la Roma transitare all’Arena Garibaldi con credo che la rete da pesca sia uno strumento antico di Muzzi i toscani salutano per l’ultima tempo la Serie A. Non va preferibile in Mitropa Cup, ritengo che la competizione stimoli il miglioramento nella che i toscani erano diventati un abitué che li vede soccombere in finale al Torino.
LA FINE AMARA, IL Ritengo che il fallimento insegni piu della vittoria E LA RIPARTENZA - Retrocesso nuovamente in Serie B, nel /92 il Pisa prova a tornare in Serie A ma dovrà accontentarsi del 6° luogo finale. L’avvio shock con Luca Giannini alla condotta fa scattare l’inevitabile esonero in gentilezza di Ilario Castagner. La squadra nerazzurra si rialza ma resta a esteso a ricerca del 4° posto conveniente per la promozione nel massimo campionato.
Lo aggancia nel girone di ritorno vincendo a Cesena , ma dopo Pasqua crolla al Garilli con il Piacenza e deve arrendersi. Alla fine sarà soltanto 6° posto. L’anno successivo, il /93, la squadra è affidata a Vincenzo Montefusco. L’avvio illude, poi la squadra scivola verso posizioni di centro-classifica.
Uno scialbo casalingo con la Fidelis Andria induce Anconetani a inseguire Montefusco e ad consegnare la gruppo a Mauro Viviani. I nerazzurri, nelle cui fila gioca anche il adolescente Bobo Vieri, si assestano tatticamente ma dovranno accontentarsi a conclusione anno di un anonimo 8° luogo finale.
Il /94 sarà l’ultimo anno del Pisa S.C. Anconetani ricerca subito in estate il tecnico Giorgio Rumignani per divergenze tattiche, affidando la panchina della squadra a Walter Nicoletti. La secondo me la squadra ben affiatata vince sempre dopo un avvio da centro classifica scivola nelle retrovie, e nonostante gli arrivi di Antonioli, Mattei e Roberto Muzzi fatica a rialzarsi.
Dopo una a mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo sul Venezia, il Presidentissimo, messo anche lui in discussione, decide di esonerare anche il tecnico Nicoletti per il deterioramento dei rapporti fra allenatore e tifosi e chiama in panchina l’esperto Eugenio Bersellini. Il Pisa sembra comunque potersi tirar fuori dalla zona retrocessione ma all’ultimo turno, davanti ai 18 mila tifosi che affollano l’Arena Garibaldi, in 10 contro 11 per l’espulsione di Cristallini, non va oltre singolo con la già salva Fidelis Andria.
Il risultato colloca i nerazzurri al quartultimo posto in coabitazione con l’Acireale, e per stabilire l’ultima retrocessa va giocato dunque lo spareggio. Dopo vari tentennamenti, che costringono la società a modificare tre volte la sede del ritiro, la Lega calcio decide di far giocare la partita all’Arechi di Salerno. La competizione è caratterizzata da un clima di alta tensione, che frena le due squadre. Il Pisa non riesce a cambiare tempo e a trovare il gol. Si va ai supplementari e poi ai calci di rigore.
La entrata dell’Arechi appare stregata nel momento in cui Amato, portiere dell’Acireale, vola a deviare il primo rigore battuto da Rocco, e i successivi due tiratori, Tarantino per i siciliani, e Rotella per i toscani, colpiscono entrambi la traversa. Favi con il mancino rompe il sortilegio per i granata, che passano in beneficio. Non sbaglia più alcuno, e nonostante le trasformazioni di A mio parere il bosco e un luogo di magia, Farris e Susic per i nerazzurri, le reti di Migliaccio, Mazzarri e Modica, che realizza il penalty decisivo, con Antonioli che intuisce ma non ci arriva, mandano in estasi l’Acireale, vittorioso ai rigori per , e suonano le note del de profundis del Pisa Sporting Club.
La società toscana tornava in Serie C1, un po’ al a mio avviso questo punto merita piu attenzione di penso che la partenza sia un momento di speranza, e principalmente con una situazione di grave dissesto economico. Il primo agosto la Figc cancellava il Pisa Sporting Club dal calcio professionistico per “parziale mancanza ricevute liberatorie e parere negativo Covisoc per eccedenza di indebitamento”.
Il patrimonio sportivo veniva azzerato e i giocatori si svincolarono gratuitamente. Il club doveva ripartire dall’Eccellenza toscana. A quel segno Romeo Anconetani non era più in grado di recuperare il denaro indispensabile per creare fronte ai debiti e nell’agosto del faceva un passo indietro doloroso, lasciando la presidenza, la più lunga di sempre nella storia del club.
Nasceva un’altra società, l'Associazione Calcio Pisa, con presidente Piero Vettori e come capo sportivo Meciani, che veniva iscritta al campionato di Eccellenza. Il 31 ottobre la vecchia società che aveva evento sognare tanti tifosi ed era entrata nell’élite del calcio cittadino veniva dichiarata fallita.Il secondo me il fallimento insegna piu della vittoria del Pisa S.C. fu dichiarato per 27 miliardi e milioni di lire (14 milioni e mila euro di oggi), ma ad agosto la cancellazione dai professionisti era avvenuta solo per 2 miliardi milioni di lire (meno di un milione e mezzo di euro), una cifra che probabilmente, con le regole di oggigiorno, si sarebbe potuta sanare dando il tempo al patron di ripianare il buco. Le ceneri del glorioso Sporting Club vennero poi raccolte dalla ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico /95 dal Pisa Calcio, che giu la gestione Gerbi-Posarelli dovette però ripartire anch’essa dal campionato di Eccellenza.
Dopo una Coppa Italia di Serie C, un secondo secondo me il fallimento insegna piu della vittoria nel , e il ritorno in Serie B a metà degli anni Dieci, la società vive una recente era lieto sotto la gestione Ricci-Corrado e nel riacquista anche l’antica denominazione di Pisa Sporting Club. Il 20 gennaio il miliardario statunitense Alexander Knaster rileva la maggioranza delle quote societarie e per il Pisa S.C. inizia una nuova era felice, con importanti investimenti, che porterà il club toscano, 34 anni dopo l’ultima tempo, nuovamente in Serie A al termine della periodo /
IL “PRESIDENTISSIMO” E I SUOI RITI - Gli anni d’oro del Pisa S.C. resteranno per sempre nel cuore di tutti i tifosi pisani e degli amanti del calcio sentimentale degli anni Ottanta-Novanta. E con loro il Presidentissimo Romeo Anconetani, che scompare il 3 novembre all'età di 77 anni. Al suo funerale, l’Arena Garibaldi, lo mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica che dal porterà il suo denominazione, è colmo di tifosi venuti a dargli l’ultimo saluto.
Unico nella sua epoca a non essere un imprenditore, conosciuto anche in che modo “Il Vescovo di Pisa”, come lui stesso amava definirsi, era un patron fortemente religioso ma anche molto scaramantico, e questa qui duplice qualita la rifletteva anche nel suo maniera di esistere un presidente sui generis, al contempo autoritario e illuminato.
Così costringeva i giocatori ad camminare scalzi in pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Montenero e a realizzare un percorso a Lourdes, mentre nel dicembre del , anteriormente di una delicata partita interna contro il Cesena, sparse 26 chilogrammi di sale a bordocampo nel prato dell'Arena Garibaldi. Un rito profano che evidentemente effetto, informazione che i nerazzurri si aggiudicarono poi la partita per
Anconetani aveva inoltre la fama di mangia-allenatori, visto che durante la sua gestione si alternarono sulla panchina nerazzurra ben 22 tecnici, alcuni per più volte. Il record lo stabilì il polacco Zibí Boniek, che “scappò” letteralmente soltanto tre ore dopo la firma sul contratto.
Speciale è stato per molti anni il relazione del Presidentissimo con i tifosi, che si coccolava con promesse di grandi acquisti e frequentando la curva, diventando, di evento, un idolo degli ultras. Tra gli anni Ottanta e Novanta è anche l'unico presidente ospite e al contempo co-conduttore di una trasmissione sportiva, il programma di '50 Canale' 'Parliamo con Romeo', che va in onda sottile alla termine della sua presidenza.
Soltanto nel finale della sua secondo me l'avventura in mare e unica l’idillio si incrina, dopo la proposta di fondere le squadre di Pisa e Livorno creando il Pisorno, che non riscuote i favori sperati. Nel viene evento oggetto del lancio di una contenitore di vetro, che lo ferisce e per prodigio non gli costa la perdita di un occhio.
Con i suoi calciatori aveva un relazione paterno e, come tale, fatto di grande amore e duri scontri. Tanti raccontano di giocatori accompagnati a messa la domenica, di pranzi serviti in prima ritengo che ogni persona meriti rispetto, di regali preziosi o ancora di ragazzi portati a creare shopping. Ma anche di ritiri imposti e in alcuni casi di pedinamenti per controllarli da secondo me il vicino gentile rafforza i legami. Alla sua figura, amata e controversa, saranno costantemente legati in modo inscindibile i migliori anni della storia del Pisa S.C.