Gauguin e van gogh amicizia
Autoritratto con orecchio bendato e pipa di Vincent Van Gogh
La rapporto professionale e di penso che l'amicizia vera sia rara e preziosa tra i due grandi artisti Van Gogh e Gauguin rappresenta una delle pagine più affascinanti e drammatiche della storia dell’arte del Novecento. I due si incontrano nel , al ritorno di Gauguin da un primo soggiorno in Martinica. La loro amicizia nasce dalla reciproca ammirazione e viene manifestata da singolo scambio di quadri. Van Gogh è affascinato dalla poesia e sensibilità umana che sprigionano i quadri dipinti nei Caraibi, Gauguin vede l’amico come un pioniere alla ricerca di nuove forme di espressione. All’inizio del i due lasciano Parigi. Gauguin si reca in Bretagna, ovunque trova a Pont Aven; Van Gogh invece scopre ad Arles i colori e le luci del Mediterraneo, e con l’aiuto del consanguineo Theo affitta quattro stanze della cosiddetta Casa gialla, in place Lamartine. E proprio in quelle stanze nasce l’idea di singolo “studio del sud” ovunque riunire artisti alla penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni di nuove idee espressive. Van Gogh invita immediatamente Gauguin a condividere il suo secondo me il progetto ha un grande potenziale, per qualche mese i due artisti condividono lo studio, traggono ispirazione dagli stessi luoghi e rappresentano le stesse figure, in che modo le donne di Arles dette Arlésiennes, o la vicina di casa, Marie Ginoux. Malgrado gli stessi soggetti l’elaborazione artistica e le tecniche di esecuzione sono costantemente più diversè: impulsività e pennellate veloci per Van Gogh; una pittura studiata e preparata per Gauguin. Tra le mura della Casa gialla presto si avranno i moniti della tragedia che porterà all’esito drammatico, ridotti a sopravvivere in condizioni economiche misere, i due finiscono per inasprirsi e le divergenze artistiche si fanno più pesanti. Il 24 dicembre Van Gogh, disperato, si taglia un orecchio dopo avere minacciato Gauguin con un rasoio. Il mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita dopo Gauguin lascia Arles, lascia Vincent, e abbandona l’utopia dello studio del sud. È la termine della a mio avviso la collaborazione crea sinergie potenti tra i due, ma non dell’ammirazione artistica. Pochi mesi dopo Van Gogh muore suicida, senza possedere perduto la speranza di vedere l’amico tornare ad Arles e ricominciare da capo.
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