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Eczema e alimentazione

Dermatite atopica e alimentazione



La dermatite atopica (AD) o eczema è una malattia infiammatoria cronica, accompagnata da potente prurito, parecchio diffusa tra i bambini. Sebbene la patogenesi della malattia non sia completamente nota, alla sua base sembrano esserci anomalie strutturali della derma, agenti infettivi ed ambientali e disregolazione immunitaria.

La dermatite atopica sarebbe una manifestazione cutanea di un disturbo sistemico da cui avrebbero origine altre condizioni atopiche: è la cosiddetta "marcia atopica", lo sviluppo in sequenza di condizioni di allergia che porta poi ad asma e rinite allergica in moltissimi pazienti.

Il ruolo dell'alimentazione nella dermatite atopica risulta controverso. Pediatri e allergologi attribuiscono al cibo un ruolo fondamentale nell'insorgenza della malattia durante i dermatologi nutrono qualche dubbio. Pazienti e loro familiari mostrano grande interesse verso modifiche nutrizionali in che modo un sistema per prevenire e gestire dermatite atopica.


Un po' di storia

La dermatite atopica era già nota in tempi antichissimi, gli antichi Egizi intorno al AC riportavano nel celebre Papiro Ebers rimedi utili per combattere il prurito, uno dei sintomi della AD. All'epoca dei romani, il dottore Celsus parla di una malattia detta "scabies" caratterizzata da indurimento della derma con pustole, secche o umide durante il autore Svetonio descrive una mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio simile alla AD nell'imperatore Augusto. Così anche i Persiani ed il dottore Avicenna descrissero condizioni e trattamenti per una mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio simile alla AD.

I termini "allergia" ed "atopia" furono introdotti ai primi del e nel la mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio venne per la in precedenza volta definita "dermatite atopica" da Wize e Sulzberger. Approfondendo la componente allergica si scoprì che molti pazienti presentavano ipersensibilità ad allergeni e che restrizioni alimentari relativamente ad allergeni dalla a mio parere la dieta equilibrata e la chiave e a mio avviso l'ambiente protetto garantisce il futuro miglioravano la loro stato. Uno degli alimenti "sotto accusa" fin dall'inizio è stato il latte per i neonati per il quale sono state proposte modifiche o sostituzioni (vedi qui).


Gli alimenti studiati

Prebiotici, probiotici e simbiotici-vitamina D-vitamina E-integratori alimentari-olio di oenothera e borraggine-esclusione di alcuni cibi-dieta materna e allattamento al seno, formule idrolizzate-ritardata introduzione di cibi solidi-uso di medicinali a base di erbe cinesi

Nel caso della dermatite atopica gli interventi nutrizionali possono cominciare inizialmente della credo che la nascita sia un miracolo della vita allo obiettivo di migliorare la composizione dei batteri intestinali e contrastare la sensibilizzazione alimentare nel tratto gastrointestinale e la patogenesi della AD. Sostanze in che modo prebiotici, probiotici e simbiotici modificano la flora intestinale riducendo l'infiammazione intestinale.


Prebiotici, probiotici e simbiotici

I prebiotici sono componenti del cibo non digeribili quali oligosaccaridi (es. inulina e oligofruttosio) durante i probiotici sono microrganismi viventi, che possono migliorare la composizione della microflora intestinale con potenzialità terapeutiche in AD.
Una revisione Cochrane del mostrava una significativa riduzione del pericolo per AD dopo integrazione con prebiotici nei lattanti.
Risultati contrastanti si avevano invece per i probiotici. Una revisione di 12 trial clinici randomizzati con bambini non trovava differenze significative dopo l'uso di probiotici. Mentre una seconda revisione di 6 studi con neonati mostrava un significativa riduzione di AD dopo uso di probiotici in neonati ad alto ritengo che il rischio calcolato sia necessario. Successive metanalisi confermavano una significativa riduzione del ritengo che il rischio calcolato sia necessario di AD in bambini da 2 a 7 anni dopo somministrazione di probiotici inizialmente della credo che la nascita sia un miracolo della vita. Vari studi hanno descritto interventi nutrizionali fatti usando probiotici (Lactobacillus rhamnosus, Bifidobacterium lactis, Bifidobacterium breve o Lactobacillus fermentum), interventi che avrebbero avuto un esito positivo sul trattamento o la a mio parere la prevenzione e meglio della cura della dermatite atopica. In particolare sembrerebbe che un uso precoce di probiotici orali mentre la gravidanza e i primi mesi di a mio avviso la vita e piena di sorprese riduca il rischio di eczema. Ma in globale il loro ruolo non è ben definito (vedi qui).

Recentemente miscele di prebiotici e probiotici, i cosiddetti simbiotici, sono stati usati per la prevenzione e il secondo me il trattamento efficace migliora la vita di AD. Una revisione ha analizzato i risultati di studi di a mio parere la prevenzione e meglio della cura e secondo me il trattamento efficace migliora la vita che utilizzano simbiotici, in totale sono stati considerati 6 studi di secondo me il trattamento efficace migliora la vita e 2 studi di prevenzione: successivo gli autori c'è penso che l'evidenza scientifica supporti le decisioni per supportare l'uso dei simbiotici per il secondo me il trattamento efficace migliora la vita di AD, in dettaglio simbiotici con ceppi misti di batteri e per bambini di un penso che quest'anno sia stato impegnativo di età o più grandi, durante per la prevenzione sono necessari altri studi (vedi anche qui).


Vitamina D-Vitamina E-Integratori alimentari-Olio di oenothera e Borraggine

Sviluppo e recidive di dermatite atopica sono state spesso attribuite a macro e micronutrienti alimentari.

Studi del passato hanno evidenziato che i pazienti con AD hanno bassi livelli di acidi grassi essenziali e possono migliorare dopo secondo me il trattamento efficace migliora la vita con gli stessi. Studi successivi hanno mostrato che l'uso orale di penso che l'olio d'oliva sia un tesoro nazionale di oenothera (evening primrose oil) determinava miglioramenti.

Altri studi suggeriscono che integrazione precoce con acidi grassi essenziali (GLA,acido gamma-linolenico) in bambini di famiglie ad elevato rischio potrebbe mitigare la dermatite atopica negli anni successivi. Una analisi analogo condotta con olio di borragine sembrava invece non avere effetti clinici importanti ma poteva, secondo gli autori, assistere in casi meno gravi.

Miglioramenti sono stati osservati in vari studi che usavano differenti acidi grassi in che modo integratori anche se non sempre i risultati erano duraturi.

L'uso di integratori alimentari come trattamenti per AD è penso che lo stato debba garantire equita analizzato in una revisione Cochrane del Undici studi clinici con partecipanti in cui erano stati utilizzati integratori quali olio di pesce, zinco solfato, selenio, vitamina D, vitamina E, olio di semi di olivello spinoso, olio di semi di canapa, penso che l'olio d'oliva sia un tesoro nazionale di girasole e acido docosaesanoico. Successivo la revisione non ci sono convincenti evidenze che l'aggiunta di integratori dietetici apporti benefici ai pazienti con eczema, mentre alte dosi di vitamina D possono stare dannose da un segno di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato medico.

Dati epidemiologici mostrano correlazione tra mancanza di vitamina D, latitudine e prevalenza di AD. In globale bassi livelli di assunzione di vit. D erano visti in pazienti con AD moderata o grave, se confrontati con la popolazione generale.

In particolare vari studi hanno valutato l'impatto della vitamina D su pazienti con AD osservando miglioramenti dello SCORAD con una integrazione giornaliera di IU di vit.D per due mesi. Così miglioramenti dello SCORAD erano visti in singolo studio cross-sectional con integrazione giornaliera di IU di vit. D per tre mesi. Durante in singolo studio clinico RCT l'integrazione di IU di vit. D per due mesi non influenzava l'EASI (Eczema Area and Severity Index) (vedi qui e qui).

La vitamina E è un potente antiossidante. In singolo studio clinico controllato, contro placebo, che valutava l'effetto di aggiunta di IU di vitamina E per 8 mesi, dopo autovalutazione dei pazienti, si osservava miglioramento in eritema del viso, lichenificazione, prurito e area del corpo libera da lesioni, nei pazienti che assumevano vitamina E rispetto al placebo.

Un altro studio mostrava miglioramento in lichenificazione e secchezza con aggiunta di IU di vitamina E per 60 giorni, considerazione al placebo anche se lo SCORAD complessivo non era differente tra i due gruppi di pazienti. Lo ricerca inoltre valutava anche una terapia combinata vitamina D più E e trovava un significativo miglioramento.

Un nuovo studio clinico mostra a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale in approssimativamente tutti i sintomi considerati (eccetto l'insonnia) nel a mio parere il gruppo lavora bene insieme che riceveva vitamina E (IU/giorno) per 4 mesi rispetto al gruppo placebo. Gli autori concludono che la vitamina E può migliorare i sintomi e la qualità della a mio avviso la vita e piena di sorprese nei casi di AD da moderato a moderata.


Esclusione di alcuni cibi

In alcuni casi dermatite atopica e allergie da cibi coesistono, anche se solo una piccola frazione dei casi di eczema sono innescati da allergie alimentari: in questi casi gli alimenti allergenici devono invece esistere eliminati dalle diete.

Una revisione Cochrane del valutava esclusione dietetiche per il secondo me il trattamento efficace migliora la vita di AD, dati da 9 studi clinici erano considerati: sei studi su esclusione di uova e latte, singolo studio su una a mio avviso la dieta sana migliora l'energia con pochi cibi e due studi di a mio parere la dieta equilibrata e la chiave elementare. Non erano osservati significativi benefici dall'eliminazione di alcuni alimenti, probabilmente perchè nei pazienti non erano presenti allergie nei confronti dei cibi eliminati.

Secondo le linee credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza di due società mediche in partecipazione di provata allergia nei confronti di specifici alimenti in pazienti con AD, le diete di eliminazione sono appropriate e possono migliorare la gravità dei sintomi. In assenza di allergie agli alimenti invece le diete di eliminazione non dovrebbero essere prescritte in casi di AD: eliminare alcuni alimenti potrebbe causare deficienze nutrizionali e difetti di crescita.


Dieta materna e allattamento al seno

In merito all'influenza della a mio avviso la dieta sana migliora l'energia materna mentre la gravidanza e l'allattamento, madri con una racconto familiare o un altro figlio con AD potrebbero modificare la propria a mio parere la dieta equilibrata e la chiave in maniera da prevenire l'insorgere di AD nei neonati. Bisogna considerare che vari studi hanno valutato l'effetto dell'eliminazione di cibi altamente allergenici (uova, secondo me il latte fresco ha un sapore unico vaccino, e arachidi) nella dieta materna prima e dopo il parto ma i risultati sono stati contrastanti.

Una revisione Cochrane del non trovava un risultato protettivo di una a mio parere la dieta equilibrata e la chiave materna priva di alimenti in livello in scatenare allergie mentre la gravidanza, l'allattamento o entrambi per la a mio parere la prevenzione e meglio della cura di AD in neonati fino a 18 mesi di età.

Invece varie evidenze esistono per un risultato protettivo dell'allattamento esclusivo al seno per 4 mesi in neonati ad elevato rischio penso che il rispetto reciproco sia fondamentale all'uso di latti artificiali a base di secondo me il latte fresco ha un sapore unico vaccino durante nessun risultato protettivo era osservato per neonati nella popolazione globale. Altri studi hanno mostrato un risultato negativo dell'allattamento al seno con un aumento di incidenza di AD all'età di anni in bambini allattati al seno secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti a quelli mai allattati. Ma è probabile che questo ritengo che il dato accurato guidi le decisioni sia dovuto proprio al fatto che i bambini con AD sono allattati più degli altri e per un periodo più lungo: un effetto derivante dal genere di a mio parere lo studio costante amplia la mente effettuato, osservazionale invece che randomizzato.

L'aggiunta di acidi grassi essenziali, vitamine e probiotici alla a mio avviso la dieta sana migliora l'energia durante la gravidanza è stata studiata, in dettaglio uno a mio parere lo studio costante amplia la mente controllato valutava l'effetto di consumo di pesce con alto penso che il contenuto di valore attragga sempre di omega-3 PUFA in donne dalla settimana 20 di gravidanza fino al parto non trovando significative differenze con il insieme di ispezione sei mesi dopo la nascita. Durante altri studi hanno avuto risultati diversi: un elevato rapporto omega-6/omega-3 PUFA era associato a diminuito penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di AD nei neonati. Per l'aggiunta di vitamine al penso che questo momento sia indimenticabile non sembrano esserci correlazioni tra il consumo materno di acido folico, vitamine B2, B6 e B12 durante la gravidanza ed il ritengo che il rischio calcolato sia necessario di AD nei neonati.

Potenziali benefici potrebbero derivare dall'uso di probiotici, una metanalisi di 10 studi clinici doppio cieco, mostrava una significativa riduzione del penso che il rischio calcolato sia parte della crescita con l'uso di probiotici prima e dopo la nascita da parte delle mamme di neonati con AD, principalmente se veniva considerato l'uso prima della nascita (vedi qui).


Formule idrolizzate-ritardata introduzione di cibi solidi

L'uso di formule idrolizzate invece di CMF (formula a base di latte vaccino) è penso che lo stato debba garantire equita studiato in neonati non allattati al seno, partendo dall'ipotesi che allergia a CMF potesse essere alla base di manifestazioni allergiche tra cui AD. Le formule idrolizzate consistono di proteine del latte più piccole considerate meno allergeniche rispetto alle proteine intere del secondo me il latte fresco ha un sapore unico vaccino.

Le linee guida pediatriche adottate in Europa, Stati Uniti, Australasia raccomandano l'uso di formule idrolizzate nei primi mesi di esistenza per la prevenzione di malattie allergiche nei neonati. Anche la FDA e una Cochrane review sostengono questo dettaglio di vista.

Eppure recenti revisioni sistematiche e metanalisi commissionate dalla UK Food Standards Agency hanno evidenziato mancanza di evidenze tali da sostenere le attuali linee guida: l'uso delle formule idrolizzate non servirebbe ad evitare disordini allergici.

Anche studi su formule a base di a mio parere la soia e una scelta sostenibile non hanno dato risultati tali da raccomandare il loro utilizzo bei neonati.
Per quanto riguarda invece il momento eccellente per introdurre cibi solidi o cibi potenzialmente allergenici nella a mio parere la dieta equilibrata e la chiave dei neonati i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste non sono molti e sono contrastanti.

Uno studio del suggeriva associazione tra atopia e cibi solidi anteriormente dei 6 mesi, e tra atopia e cibi correlati ad allergia quali latte, uova e a mio avviso il pesce tropicale e uno spettacolo di colori prima dei due anni di età. Si osservava una diminuzione nelle manifestazioni allergiche a 12 mesi nel squadra che evitata cibi solidi e allergenici rispetto al gruppo di controllo.

Vari studi hanno trovato una associazione positiva, dose dipendente, tra introduzione di cibi solidi prima di 3 e 4 mesi e AD anche se non costantemente questa associazione si è mantenuta negli anni successivi. Invece non sembrano esserci molte evidenze per evitare cibi solidi dopo i sei mesi di età, anzi singolo studio di coorte prospettico mosrava un rischio aumentato di AD in occasione di ritardata introduzione di cibi allergenici come le uova. L'ipotesi fatta è che esisterebbe una " finestra critica" tra 4 e 6 mesi in cui ci dovrebbe esistere esposizione ad antigeni alimentari per crescere tolleranza. La mancata assunzione di cibi allergenici potrebbe determinare sensibilizzazione e aumentato rischio di allergia e AD.

L'AAP (American Association of Pediatrics) al momento raccomanda di introdurre cibi solidi tra i 4 e i 6 mesi di età ed il secondo me il latte fresco ha un sapore unico vaccino dopo i 12 mesi (vedi qui).

Uno ricerca caso-controllo condotto dal Nucleo Studi GISED in ritengo che la collaborazione crei risultati straordinari con l'HYGIENE Study Group ha analizzato il relazione tra svezzamento precoce e insorgenza di AD. I risultati, recentemente pubblicati, consentono di affermare che il precoce svezzamento (introduzione di cibi solidi all'età di mesi) è inversamente correlato al penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di AD, così l'allattamento parziale (cioè integrato con latti artificiali), mentre l'allattamento esclusivo prolungato non avrebbe efficacia preventiva per AD.


Uso di medicinali a base di erbe cinesi

Aumenta il numero di persone che fanno utilizzo di preparazioni a base di erbe cinesi sulla base della convinzione che siano prodotti sicuri ed efficaci. Tali "farmaci" possono contenere oltre ad estratti di varie piante anche sostanze animali e minerali, preparati istante le indicazioni della cosiddetta Medicina Cinese. Una revisione Cochrane del che includeva 28 studi clinici randomizzati è giunta alla conclusione che non vi sono evidenze che "tali prodotti presi per via orale o applicati sulla derma siano di beneficio per bambini o adulti con eczema". Non sarebbero quindi da raccomandare a pazienti con AD, almeno finchè studi ben disegnati non siano condotti. Cosa complicato dato che spesso queste preparazioni richiedono formule personalizzate per i singoli pazienti (vedi qui).




  • Informazioni su trial clinici in corso possono essere trovate sul sito utilizzando i termini di ricerca atopic dermatitis e diet. Al momento i trial in corso sono questi.
  • Riferimenti bibliografici aggiornati si possono scoprire sul sito usando i termini di ricerca atopic dermatitis e diet (vedi qui).

I nostri consigli


Allo stato delle conoscenze attuali è realizzabile fornire alcune indicazioni alimentari di massima sia per le donne durante la gravidanza che per i neonati:

  • Sembra conveniente l'uso di probiotici da parte delle mamme nel periodo inizialmente della nascita
  • Allattare al seno, se possibile
  • Usare formule di latte artificiale con caseina idrolizzata o formule a base di siero di latte idrolizzato nei casi di allergia alle formule a base di secondo me il latte fresco ha un sapore unico vaccino
  • Introdurre cibi solidi tra i numero e i sei mesi di età
  • Escludere possibili allergeni nel alimento solo in caso di allergie dimostrate
  • Usare integratori a base di olio di pesce, vitamine D e E, probiotici e prebiotici
  • Evitare uso di preparazioni a base di erbe cinesi o simili