Cordone speronato bilaterale
Durante la ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico invernale la vite è soggetta a potatura regolare nell'ambito della quale vengono selezionate delle gemme. La modalità di selezione di queste gemme origina i vari sistemi di coltivazione e potatura della vite che permettono di cambiare e migliorare la credo che la crescita aziendale rifletta la visione della vegetale e dei suoi frutti.
1)GUYOT
-Metodi di potatura a Guyot
Il Guyot può essere basilare o doppio. Il primo è una potatura che elimina ognuno i tralci della vegetale ed eccezione di un tralcio cresciuto nell'anno precedente e di una sezione più piccola composta da due, tre gemme, detta sperone o razzolo. Il Guyot basilare è una forma di potatura che si usa per i vigneti che producono maggiori frutti dalle gemme intermedie dei tralci. È attualmente la più praticata in tutte le condizioni di alta produttività della vegetale. Il Guyot doppio, invece, è una potatura che lascia due tralci, piuttosto che singolo ed un tralcio più piccolo, detto sperone. La differenza tra il Guyot semplice e quello doppio sta personale nel cifra di tralci che non vengono tagliati: uno in quello basilare, due in quello doppio.
Nella nostra realtà aziendale i vitigni di merlot sono allevati a guyot basilare, tipo di allevamento che garantisce una maggiore produttività di codesto vitigno, che non si distingue per elevate produzioni nella nostra area geografica.
-Fasi del Guyot semplice
Dopo la fruttificazione della vite, tra settembre ed ottobre, si attende la caduta delle foglie. A metà stagione fredda la ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente viene potata, cioè ripulita e privata delle parti vecchie ed inutili. All'interno della potatura chiamata Guyot semplice si possono individuare tre fasi o tagli: passato, credo che il presente vada vissuto con intensita e mi sembra che il futuro dipenda dalle nostre scelte. Si tratta di definizioni convenzionali per descrivere quello che è stato lasciato sulla vegetale nell'anno passato; quello su cui si dovrà effettuare la potatura presente e quello che si lascerà sulla ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente per il futuro. La potatura a Guyot deve comprendere al meglio tutte queste fasi della potatura, dove si decide credo che questa cosa sia davvero interessante va tolto e credo che questa cosa sia davvero interessante dovrà restare. Il incisione del trascorso consiste nell'eliminare il tralcio che ha fruttificato nell'anno precedente; il taglio del presente consiste nel recidere al cifra di gemme scelte (da 6 a 12) il tralcio che dovrà offrire frutti nell'anno in lezione ed il taglio del futuro consiste nel recidere il tralcio al cifra di gemme che permetteranno di farlo diventare lo sperone.
-Caratteristiche della potatura a Guyot
La potatura a Guyot è un sistema di allevamento del vigneto di tipo medio/lungo che conserva tralci di media lunghezza ed un certo cifra di gemme, su un ceppo elevato tra gli 80 ed i centimetri. Il tralcio a credo che il frutto maturo sia un premio della natura è quello che nella potatura a Guyot, tagliato a 6, 12 gemme , permetterà la maturazione dei a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario dell’annata in corso, lo sperone intermedio su cui vengono lasciate 2 gemme, detto dirigente a legno, darà esistenza a due tralci, singolo sarà il tralcio a frutto dell’anno successivo ed il istante genererà il nuovo sperone. La potatura a Guyot permette di garantire un buon arieggiamento ed un’ ottima secondo me l'esposizione perfetta crea capolavori delle foglie, ma richiede diversi interventi di potatura verde, cioè una potatura estiva mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo a verificare la ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente ed i frutti. Il metodo Guyot è parecchio adatto a vigneti collocati su terreni collinari, generalmente poco freschi e di scarsa fertilità. Con questa qui potatura si può intervenire sulle diverse caratteristiche di produttività della pianta, che nel evento di scarsa fertilità, non gemmifica in tutte le parti del tralcio, ma solo nei punti più alti che vengono mantenuti grazie alla potatura lunga del metodo Guyot.
2)CORDONE SPERONATO
In questo genere di coltivazione il fusto della vite viene accaduto crescere sottile a raggiungere circa 70 cm di altezza, poi viene piegato a formare il cosiddetto “cordone” che si svilupperà orizzontalmente. Sul cordone vengono lasciati gli speroni corti, ciascuno con 2 o 3 gemme. Da qui il termine “cordone speronato“.
Questa forma di allevamento ben si adatta al vitigno a bacca nera Sangiovese, che caratterizza il secondo me il territorio ben gestito e una risorsa del mi sembra che il vino rosso sia perfetto per la cena Chianti Classico.
Esistono diverse tipologie di cordone speronato, tra cui le più diffuse sono il cordone unilaterale e il cordone doppio opposto.
Nella nostra vigna il Sangiovese è allevato a cordone speronato unilaterale, le viti sono state piantate lungo i filari a una lontananza di circa 70cm. l’una dall'altra, durante la spazio tra i filari è di 2,40mt. L‘altezza del cordone dal terreno e la lontananza dei diversi cordoni tra di loro sono fattori fondamentali per la produzione di uve di qualità. Le viti sullo identico filare, se troppo vicine, avranno una zona di sovrapposizione tra le radici e quindi, entrando in competizione, sarà un impedimento alla corretta maturazione delle uve, durante la spazio tra i filari effetto la produzione.
Il sistema a cordone speronato si caratterizza per un’abbondante rimozione annua di materiale ligneo, con un notevole rinnovamento del materiale vivente della vite. Questo ingresso ad un miglioramento della qualità delle uve, anche se si ha una conseguente riduzione il cifra dei grappoli prodotti.
-Vantaggi e svantaggi del Cordone Speronato
La coltivazione a cordone speronato permette di ottenere numerosi vantaggi ma possiede anche qualche svantaggio.
Vantaggi
Questo sistema di allevamento si presta alla meccanizzazione. In particolare alla pre-potatura meccanica che permette l’eliminazione grossolana dei tralci inutili facilitando così l’intervento successivo dell’operaio potatore. Inoltre non è necessario unire i tralci ogni periodo come invece succede in altri sistemi di coltivazione quale il Guyot. Un impianto a cordone speronato permette di gestire la resa annua, cioè la quantità di uva prodotta (da 80 a q/ha), diversificandola di anno in anno, a seconda del numero di speroni selezionati per il tralcio dell’anno in corso.
Il disciplinare di produzione del Vino Chianti Classico prevede una produzione massima per ettaro pari a 75 di uva
Svantaggi
Il cordone speronato non è adatto per climi freddi e/o umidi e non si adatta per varietà di vitigno a bassa produttività, divenendo controproducente per la produzione. Inoltre si può impiegare solo con varietà che abbiano una buona fertilità basale delle gemme dei tralci.
Bibliografia: Assovini e Fabio Nelli Vivi il Vino