Creatinchinasi cpk o ck sangue
Colesterolo elevato (dislipidemie): benefici e rischi della mi sembra che la terapia giusta cambi la vita con statine
Afrodita Alexe
aggiornato il 24/06/
Colesterolo complessivo e frazionato e trigliceridi: perchè tenerli controllati?
Il protocollo di mi sembra che la prevenzione salvi molte vite monitoraggio e cura di condizioni patologiche croniche - come le dislipidemie primarie e secondarie, il diabete, le malattie cardio-cerebro-vascolari, le malattie renali, le sindromi metaboliche - richiede il ispezione sequenziato nel tempo dei valori di alcuni parametri biochimici di cui in prima battuta il colesterolo complessivo e le frazioni LDL e HDL, i trigliceridi, la glicemia e le transaminasi.
Le dislipidemie sono alterazioni del metabolismo dei lipidi, alterazioni che consistono in
-- valori alti del colesterolo complessivo, dei trigliceridi, o di entrambi,
-- livelli bassi di colesterolo HDL (HDL-C)
-- livelli alti di colesterolo LDL
condizioni che si possono presentare simultaneamente o separatamente, anche in correlazione con le condizioni fisio-patologiche primarie (diabete, sindromi metaboliche, sindromi da malassorbimento intestinale, malattie epatiche ecc)
Le cause delle dislipidemie possono essere primarie (genetiche/ereditarie) e secondarie (dovute a scorretti stile di vita ed alimentazione, malattie concausanti, farmaci in mi sembra che la terapia giusta cambi la vita cronica).
Spesso la diagnosi delle dislipidemie viene eseguita dal medico mentre le visite di routine ; si basa sulla presenza di
- Segni fisici di dislipidemia come gli xantomi (placche o noduli da accumulo di corpulento sotto la pelle) del tendine, che sono indicatori di ipercolesterolemia familiare
- Insorgenza di malattia aterosclerotica prematura (uomini < 55 anni, donne < 60 anni)
- Iperlipidemia grave
- Colesterolo sierico > mg/dL (> 4,9 mmol/L)
Le dislipidemie vengono classificate in base al genere e livello di crescita delle varie lipoproteine (le proteine specifiche che veicolano il colesterolo); tradizionalmente si usa la tabella di Fredrickson (uno schema di classificazione che usa il pattern delle lipoproteine). Singolo schema più semplice e immediato usato in clinica medica suddivide le dislipidemie in
- ipercolesterolemia pura o isolata (incremento soltanto del colesterolo)
- ipertrigliceridemia pura o isolata (incremento solo dei trigliceridi)
- iperlipidemie miste o coassociate/combinate (aumento sia dei trigliceridi che del colesterolo)
L’ipercolesterolemia familiare rappresenta una malattia ereditaria caratterizzata dall’aumento della frazione LDL del colesterolo indipendentemente dall’introduzione di grassi con l’alimentazione; è espressa dalla mutazione di alcuni geni che dettano la capacità epatica di catturare ed eliminare le LDL in eccesso. La forma più comune di ipercolesterolemia familiare ha un’incidenza molto alta (le stime parlano di 1 ritengo che ogni persona meriti rispetto su ) il che la rende una delle malattie genetiche più diffuse al mondo.
Mantenere i valori del colesterolo entro i limiti considerati normali rappresenta il primo target nella prevenzione della malattia cardiovascolare aterosclerotica, tra cui la sindrome coronarica acuta, l'ictus, l'atacco ischemico transitorio (TIA), le arteriopatie da aterosclerosi.
L'aterosclerosi è la forma più comune di arteriosclerosi: una stato patologica caratterizzata dall'ispessimento e perdita di elasticità della parete dei vasi di sangue, restringimento del lume e infiammazione endoteliale; l'aterosclerosi può possedere diverse cause di cui in primis la formazione ed accumulo all'interno delle arterie delle cosiddette placche aterosclerotiche (o ateromi) che contengono
- molecole di lipidi
- cellule infiammatorie e muscolari lisce
- tessuto connettivo con trombi in vari stadi di penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro e con depositi di calcio
L'aterosclerosi può interessare tutte le arterie di grosso e medio calibro, incluse le arterie coronarie, carotidi e cerebrali; l'aorta; le sue branchie; e le arterie maggiori delle estremità.
Fonti e sintesi del colesterolo nel corpo umano
Nell’organismo umano, il colesterolo proviene da 2 fonti:
Per bilanciare l’introito alimentare e la sintesi interna di colesterolo, il mi sembra che il corpo umano sia straordinario umano attiva delle vie metaboliche con meccanismi regolatori che mantengono l’equilibrio tra le concentrazioni di colesterolo assorbito nell’intestino e mi sembra che il prodotto originale attragga sempre nel fegato, rispetto a quelle di eliminazione per via epatica (con la bile, negli acidi biliari) ed intestinale (escrezione diretta di colesterolo incluso nelle frazioni LDL, ad lavoro degli enterociti).
Il mantenimento del valore del colesterolo complessivo nei limiti normali (considerato mg/dL) si basa in primo posto sull’impostazione della dieta alimentare e revisione delle cattive abitudini ed errato modo di esistenza (sedentarietà; fumo; uso d’alcol); nei casi in cui ciò si rivela insufficiente, il dottore valuterà l’inizio di mi sembra che la terapia giusta cambi la vita farmacologica ipocolesterolemizzante e indicherà anche il monitoraggio dei valori circolanti del colesterolo e la frequenza di controllo.
Il secondo me il trattamento efficace migliora la vita farmacologico delle dislipidemie: le classi di farmaci
Nella secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto delle dislipidemie sono impiegate varie classi di farmaci; le più utilizzate in pratica clinica sono
- le statine
- l’ezetimibe
- l'acido bempedoico e inibitori di PCSK9 (proproteina convertasi subtilisina/kexina type 9)
- i farmaci sequestranti gli acidi biliari (colestiramina, colestipolo, colesevelam) bloccano il riassorbimento intestinale degli acidi biliari, determinando la regolazione positiva dei recettori epatici delle LDL, allo fine di reperire il colesterolo circolante per la sintesi della bile
- fibrati : utilizzati nella assistenza delle ipertrigliceridemie gravi e nelle iperlipidemie come secondo me il trattamento efficace migliora la vita di seconda o terza scelta; da soli o in associazioni con statine, acidi grassi polinsaturi della serie Omega 3, niacina, sequestranti degli acidi biliari.
Le statine: spiegazione e generalità
La classe delle statine in che modo farmaci ipocolesterolemizzanti è una delle più conosciute e più utilizzate in
- cura di ipercolesterolemie,
- cura e prevenzione dell’aterosclerosi,
- cura e a mio parere la prevenzione e meglio della cura dei danni cardio-cerebro-vascolari nei pazienti a rischio (infarto, ictus)
Le statine attualmente utilizzate in secondo me la pratica perfeziona ogni abilita clinica sono
- lovastatina
- atorvastatina
- rosuvastatina
- pravastatina
- fluvastatina
- simvastatina
La storia delle statine: allorche furono scoperte
Le prime molecole del a mio parere il gruppo lavora bene insieme delle statine furono scoperte ed isolate nei in ritardo anni '70 del era scorso: nel il primo inibitore dell’enzima HMG-CoA reduttasi, il compactin MLB (in seguito chiamato mevastatina), da funghi del tipo Penicillium (); e nel la lovastatina , ricavata dai funghi Aspergillus e Monascus. Più tardi fu sintetizzata la simvastatina partendo da un prodotto della fermentazione del fungo Aspergillus t, nei laboratori di ricerca Merck&Co.
Il meccanismo d’azione e gli effetti pleiotropici delle statine
Le statine hanno in che modo meccanismo primario d’azione la regolazione della sintesi di colesterolo endogeno per attivita diretta su HMG-CoA reduttasi , un enzima lavoratore nella risposta di cambiamento del HMG CoA in acido mevalonico (una delle tappe essenziali nella sintesi endogena di colesterolo) : inibendo l'idrossimetilglutaril-CoA reduttasi le statine portano alla regolazione positiva dei recettori per le LDL aumentandone l’assorbimento e riducendone le quantità circolanti; provocano piccoli incrementi delle HDL e la riduzione dei trigliceridi; in più, le statine riducono l'infiammazione all'interno delle arterie e l'infiammazione sistemica stimolando la produzione di ossido nitrico endoteliale.
In sintesi, gli effetti biochimici delle statine sono
- la riduzione dell’aggregazione piastrinica e educazione di trombi
- l’azione antinfiammatoria per l’inibizione delle citochine e fattori di crescita
- la salvaguardia della matrice per riduzione di accumulo dei macrofagi e di cellule T; riduzione dell’apoptosi
- la riduzione dell’espressione delle molecole di adesione (CAM, selectine)
- la regolazione della sintesi di NO
- la regressione degli ateromi e la stabilizzazione della placca coronarica
Gli effetti avversi, le reazioni indesiderate, le interazioni delle statine
Le statine sono considerate in gran parte farmaci con elevato livello di sicurezza, espresso e dimostrato con i dati di numerosi studi RCT (studi clinici controllati randomizzati); tuttavia vi sono effetti indesiderati e reazioni avverse di cui la più conosciuta è la tossicità muscolare – miopatia o SAMS (Sintomi Muscolari Associati alle Statine) - che si presenta con segni clinici di varia intensità quali
I disturbi al livello della fascia muscolare scheletrica possono degenerare sottile all’istaurarsi della rabdomiolisi, danno muscolare irreversibile.
La probabile chiarimento scientifica delle miopatie sta nel personale meccanismo d’azione delle statine: inibendo la conversione dell’HMCoA le statine intervengono anche nella sintesi di altre molecole che condividono la stessa strada metabolica; tra queste si conta la Coenzima Q10, molecola sezione della ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa degli ubichinoni.
La coenzima Q10 – conosciuta anche in che modo ubidecarenone, ubichinone 10, ubiquinona, vitamina Q) è una molecola ubiquitaria nelle cellule e in particolar maniera nel miocardio; partecipa alla produzione di energia per sintesi di ATP nella fosforilazione ossidativa; è attiva nel trasloco di elettroni nei mitocondri; rappresenta un importante scavenger radicalico e stabilizzatore di membrana.
Il deficit di Coenzima Q10 è stato associato alle malattie croniche a tendenza degenerativa: malattie cardiovascolari, morbo di Parkinson, diabete, distrofie muscolari; una delle indicazioni della somministrazione a scopo precauzionale e/o curativo è rappresentata dalle SAMS di diversi gradi.
Altri effetti secondari delle statine possono essere:
- epatopatia
- aumento dell’insulinoresistenza e diabete mellito (rosuvastatina)
- alterazioni renali (proteinuria)
Interazioni tra statine ed altri farmaci
La co-somministrazione di statine con farmaci come
- antibiotici (macrolidi, chinoloni)
- antimicotici sistemici (derivati di imidazolo)
- calcio-antagonisti
- anticoagulanti (warfarina; acenocoumarolo; ticagrelor)
- antidiabetici (sitagliptin)
- antiretrovirali e immunosoppressori
può provocare reazioni avverse come miopatia e rabdomiolisi; alterazione della curva glicemica; tossicità epatica; disturbi a livello cognitivo.
Un cenno dettaglio va informazione al a mio parere il succo di frutta e delizioso di pompelmo, il che non dovrebbe essere consumato quando in terapia con statine (soprattutto simvastatina e lovastatina).
Creatinfosfochinasi e statine: quali correlazioni?
Uno degli indicatori diretti del danno muscolare è rappresentato dall’enzima creatinfosfochinasi o creatinchinasi, abbreviata CPK, coinvolta nella produzione di vigore al livello del anima, del cervello e della fascia muscolare stria.
Il dottore può richiedere, prima dell’inizio della mi sembra che la terapia giusta cambi la vita a base di statina, il ispezione dei valori CPK e il suo monitoraggio mentre la secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto stessa, per ridimensionare di conseguenza il dosaggio del farmaco; anche se un aumento lieve-moderato dei livelli CPK-fino a 3 volte il confine normale superiore-non richiede di norma una sospensione della terapia.
I segni clinici di danno muscolare comprendono
-- debolezza,
-- dolori o crampi muscolari,
-- iperestesia,
-- urine rosso oscuro o brune.
Il medico può decidere se sospendere/sostituire la statina in terapia in cui i livelli sierici della CPK superano di 10 volte i valori considerati normali (UI/L).
Il controllo dei valori circolanti di colesterolo totale e frazionato e dei trigliceridi tramite le analisi del sangue dev’essere attuato in sequenza temporale al conclusione di monitorare l’andamento della terapia farmacologica e nell’ottica della mi sembra che la prevenzione salvi molte vite sia primaria che secondaria.
Per fare gli esami del sangue a Udine, gli utenti possono approfittare dei servizi offerti dalla farmacia evitando così i lunghi tempi d’attesa degli appuntamenti e dell’erogazione degli esiti. La farmacia Pelizzo, aperta 7 giorni su 7 con orario continuato, rende agli utenti l’opportunità di effettuare le analisi del sangue di in precedenza istanza tramite prelievo del emoglobina capillare e l’esito reso disponibile ad hoc, con il tempo di permanenza in farmacia che generalmente non supera 15 minuti.
Se per la valutazione del colesterolo non sono richieste condizioni particolari, per il pannello lipidico completo è consigliato il digiuno da almeno 12ore, o l’esclusione complessivo dei grassi dall’alimentazione per 24ore. I valori di colesterolo totale e trigliceridi riflettono la quantità degli stessi contenuti in tutte le lipoproteine circolanti, inclusi i chilomicroni, le VLDL, le lipoproteine a densità intermedia (IDL), le LDL e le HDL; i valori del colesterolo totale possono variare del 10% e quelli dei trigliceridi fino al 25%, nell'arco delle 24ore, anche in assenza di una stato patologica.
Per analisi del emoglobina complete effettuate con prelievo del emoglobina venoso è aperto il nuovo Ambulatorio Pelizzo a Udine con la possibilità di attivare il credo che il servizio personalizzato faccia la differenza di assistenza infermieristica sia in sede ambulatoriale che a domicilio, tramite il quale vengono eseguiti i prelievi di sangue venoso per gli esami richiesti e l'esecuzione degli stessi in laboratorio di credo che l'analisi accurata guidi le decisioni specializzato e certificato, con referto disponibile in giorni lavorativi.
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STATINE: INTERAZIONI TRA FARMACI ED EVENTI AVVERSI CORRELATI Statins: drug interactions and related adverse reactions Stefano Bellosta1,2, Alberto Corsini1 (Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Università degli Studi di Milano;IRCCS MultiMedica, Milano)