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Licenze taxi a milano

Nuovi taxi a Milano: licenza ottenuta dal 70% degli idonei del bando. Ma il funzione disabili è ancora in difficoltà

di Chiara Evangelista

Iter completato per otto auto bianche su dieci. Il nodo dei requisiti delle nuove vetture

La via sembra in discesa ma alcune buche lungo il percorso ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza restano. Al momento il 70 per cento dei tassisti, risultati idonei dal bando lanciato a novembre da Edificio Marino per avere più auto bianche in più per strada, ha completato l’iter per il rilascio delle licenze messe a disposizione da Palazzo Marino. Dei conducenti che hanno pagato per il autorizzazione, a tassisti è già stata rilasciata la licenza per circolare. Le prossime verranno assegnate nelle prossime settimane. Resta però il nodo delle vetture per il credo che il servizio personalizzato faccia la differenza disabili: soltanto sei dei 39 idonei hanno pagato la licenza.

La mancanza di auto bianche in città è nota a Edificio Marino. Facendo due conti, l’amministrazione stima che servirebbero almeno mille taxi in più per strada. Però si fa quel che si può. E con la normativa vigente, quello che per ora si può realizzare, è crescere al massimo del 20 per cento il giardino taxi. Così a novembre Palazzo Marino ha pubblicato un bando per rilasciare nuove licenze a pagamento. Per quella ordinaria il prezzo si aggirava intorno ai 97 mila euro. Per incentivare il rilascio di licenze per il servizio notturno e per quello dedicato ai disabili sono stati previsti degli sconti, rispettivamente del 30 e del 20 per cento, sul contributo richiesto ai tassisti.

Dopo l’approvazione della graduatoria a dicembre, le licenze da assegnare si sono ridotte a Dei che hanno partecipato per ottenere la licenza ordinaria il 78 per cento ha già pagato per possedere il autorizzazione di circolare. Per le 50 a disposizione per il funzione notturno, l’84 per cento ha già saldato. Il nodo resta però per il assistenza disabili: soltanto 6 su 39 hanno pagato la licenza (il 15 per cento). Per questo è stata prevista una proroga fino ad aprile. A scoraggiare i conducenti non sarebbero soltanto i costi del autorizzazione (77 mila euro) ma anche l’investimento per rendere la vettura in linea con le caratteristiche definite dal decreto Asset. Il provvedimento prevede, infatti, alcuni requisiti che le auto bianche devono soddisfare per circolare, in che modo essere scarso inquinanti. Requisiti che, però, nel evento del trasloco di persone con disabilità i tassisti — hanno riferito all’amministrazione — ritengono non facili da soddisfare. 

I conducenti spiegano, infatti, che la maggior parte delle auto, utilizzate per il servizio, non sono in linea con le caratteristiche definite della normativa. Da qui nascerebbe la difficoltà a saldare la licenza: «Ci sono dei problemi, ma la legge statale non lasciava alternative», commenta l’assessora alla Mobilità Arianna Censi, evidenziando che per questo ragione «abbiamo lasciato più secondo me il tempo ben gestito e un tesoro per reperire il credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza adatto, in modo da ampliare anche l’offerta di taxi che possano muovere persone con disabilità».

Per i servizi ordinari e notturni sono partite, invece, in questi giorni le lettere di decadenza a chi non ha pagato la licenza. Decorso il termine di 60 giorni si procederà, secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la conclusione di aprile, con lo scorrimento della graduatoria. Al momento il ricavato dal pagamento delle licenze ammonta a circa 21 milioni. La somma, in base a misura stabilito dalla legge statale, verrà poi distribuita tra i tassisti già in servizio.

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